Differenziale stipendiale arretrato per dipendente transitato con mobilità in nuovo ente

L’ARAN (orientamento applicativo RAL-453) ha chiarito che:

“(…) l'incremento economico acquisito a seguito di progressione orizzontale nella categoria deve essere identificato in un incremento stipendiale e, quindi, per sua natura, irreversibile e consolidato nel patrimonio retributivo del lavoratore.

Il personale trasferito per mobilità volontaria, pertanto, che abbia beneficiato di una progressione orizzontale con decorrenza da una data precedente a quella del trasferimento stesso, ha diritto, pertanto, al riconoscimento e alla conservazione del predetto beneficio anche nel nuovo ente di destinazione.”

Ciò, dunque, vale anche per i differenziali stipendiali conseguiti in applicazione del CCNL 16.11.2022.

Dunque, posto che gli arretrati per il periodo dal 1.1.2023 alla data del trasferimento sono, ovviamente, a carico dell’ente di provenienza, il lavoratore ha diritto all’adeguamento del trattamento economico con aggiunta del differenziale stipendiale attribuitogli dall’altro ente a partire dalla data del trasferimento.

Il finanziamento del differenziale è a carico del fondo risorse decentrate (dal 1.1.2023 e fino al trasferimento, dell’ente di provenienza; dal trasferimento in poi, dell’ente di destinazione).

Sarà sufficiente prendere atto con apposita determinazione del dirigente competente della decorrenza del differenziale (come da comunicazione protocollata dell’ente di provenienza) che sarà comunicata all’ufficio personale per l’adeguamento stipendiale.

13 marzo 2024              Massimo Monteverdi

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