Contributo regionale utilizzato ma da restituire alla Regione: conseguenze

Da quanto indicato nel quesito si deduce che il contributo regionale rappresenta un contributo “a rendicontazione”, nella accezione di cui al paragrafo 3.6, lettera c), del principio contabile applicato n. 4/2, per cui nell’esercizio 2022 l’Ente ha accertato l’entrata ed impegnato (e pagato) la corrispondente spesa.

Per la compilazione dell’allegato A/2, nella maschera di inserimento dati dell’applicativo Halley va indicata la natura “in c/capitale”, e per la restituzione alla Regione Lombardia dell’importo riscosso (e vincolato in avanzo) dovrà essere istituito specifico capitolo di spesa nel titolo secondo del bilancio, capitolo che verrà finanziato mediante utilizzo della quota vincolata dell’avanzo: detto capitolo di spesa utilizzerà la codifica U.2.05.04.02.001 (“Rimborsi in conto capitale ad Amministrazioni Locali di somme non dovute o incassate in eccesso”).

Il venir meno del contributo regionale (che assicurava la copertura delle spese che sono state sostenute nel 2022) determina:

a) uno squilibrio nei conti dell’Ente, che verrà messo in evidenza nel prospetto di verifica degli equilibri del rendiconto 2023 nella parte relativa al risultato di competenza in c/capitale (voce Z1 del prospetto): nella relazione sulla gestione dovrà darsi conto dei motivi che hanno determinano detto squilibrio (l’avvenuta decadenza del contributo ed il susseguente obbligo di restituzione dei fondi alla Regione);

b) una riduzione della quota libera del risultato di amministrazione che, se non sufficiente a compensare lo squilibrio, presenterà un risultato negativo (disavanzo), che dovrà essere ripianato secondo le modalità ordinarie previste dall’articolo 188 del TUEL.

15 marzo 2024              Ennio Braccioni

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