Autorizzazione alla cremazione e certificato necroscopico di esclusione del sospetto di morte dovuta a reato
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
QuesitiRegione Emilia-Romagna. La figlia, in qualità di unico parente vivente, chiede l'autorizzazione all'estumulazione e alla cremazione dei resti mortali del padre, deceduto nel 1997 e sepolto presso il cimitero comunale, con conseguente affido dell'urna presso la propria residenza (in altro comune). È legittima la richiesta di affido se non ci sono volontà scritte del defunto?
La pratica funeraria dell’affidamento domestico di ceneri derivanti da cremazioni di resti mortali non è vietata né a livello nazionale né dalla Legge Regionale 29 luglio 2004, n. 19, quindi, in base a espressa volontà del defunto in tal senso manifestata in vita e dichiarata dall’avente titolo, si potrà procedere ad autorizzare la cremazione e l’affidamento dell’urna cineraria, ricordando che per i resti mortali, ai sensi dell’art. 11, comma 5 della citata L.R. 19/2004, per autorizzare la cremazione di resti mortali occorre l’assenso dell’avente titolo e non occorre produrre la certificazione necroscopica che escluda il sospetto di reato.
19 Marzo 2024 Lorella Capezzali
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