Pochi giorni fa si è tenuta a Trento la Riunione dei Ministri dell'Industria, della Tecnologia e del Digitale del G7 presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti. Il tema trattato è relativo all’impatto dell’innovazione digitale sulla crescita economica e industriale e su come sfruttare la trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale (IA) per far avanzare le economie e società in modo inclusivo e sostenibile.
Il principio emerso trova fondamento nella consapevolezza che per innescare questo necessario processo nel prossimo futuro occorre promuovere l’innovazione e affrontare le relative sfide, mediante la capacità di contribuire a tradurre le risorse della trasformazione digitale in benefici concreti per i cittadini.
Lo stato di diritto, il giusto processo, la democrazia e il rispetto dei diritti umani devono avvalersi delle opportunità dell’innovazione tecnologica mediante la cooperazione internazionale, che è fondamentale per promuovere prosperità, stabilità e sicurezza mondiali.
In particolare, l’intelligenza artificiale implica la massima attenzione ad uno sviluppo sicuro, protetto e affidabile e rispettoso delle libertà fondamentali, del diritto alla privacy, dei dati personali e delle proprietà intellettuali.
Il G7 ha raccolto tutte queste riflessioni in una Dichiarazione Ministeriale adottata il 15 marzo scorso, di concerto tra tutti i Paesi membri, riconoscendo che l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico può essere sfruttato per migliorare l’efficienza del governo degli enti agevolando la progettazione e l’erogazione di servizi pubblici più inclusivi e personalizzati e promuovendo al contempo responsabilità e trasparenza per prevenire e mitigare eventuali abusi o usi impropri.
Il più agevole accesso ai servizi pubblici digitali favorisce maggiore inclusione sociale e l’aumento di fiducia dei cittadini nella PA, come riconosciuto nel 2023 con la Presidenza Indiana del G20 che introdusse la nozione di Digital Public Infrastructure (DPI), richiamata dal testo della Dichiarazione Ministeriale.
La Presidenza italiana del G7 ha proposto di integrare i risultati del Processo di Hiroshima sull’intelligenza artificiale (HAIP) del maggio 2023 per individuare meccanismi di monitoraggio di principi guida per facilitare la diffusione, l’adozione e l’applicazione di un Codice di condotta internazionale per gli sviluppatori di IA Avanzati e comprenderne l’impatto e efficacia.
Al contempo, l’Italia ha anche proposto da un lato di elaborare un Toolkit sull’IA nel settore pubblico e cioè uno strumento di lavoro con politiche concrete e attuabili per un’Intelligenza Artificiale sicura ed affidabile e dall’altro lato di predisporre un Compendio dei Servizi pubblici digitali (tra cui a titolo meramente esemplificativo posta digitale, portafogli digitali e gateway digitali unici, meccanismi di trasparenza digitale per l’erogazione di servizi di trasmissione dati e informazioni) con esempi di come i governi del G7 stanno sfruttando i servizi governativi digitali e l’approccio all’identità digitale per condividere esperienze e promuovere soluzioni più inclusive con una mappatura di quanto esiste a beneficio reciproco.
La Dichiarazione evidenzia, quindi, e promuove la collaborazione tra governi e organizzazioni sulla base di valori condivisi di trasparenza e responsabilità. In tal modo l’Italia si pone con un ruolo guida del G7 per la governance dell’IA, con riflessi importanti per l’automazione di processi burocratici, fondamentali in particolare nel nostro Paese.
Articolo dell'Avv. Simonetta Cipriani
Sul sito del Dipartimento della Trasformazione digitale è reperibile la versione in inglese della Dichiarazione dei Ministri di Industria, Tecnologia e del Digitale.
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