Indennità mansione art. 9 L. 113/1985 a centralinista non vedente in smart working

Alla luce delle indicazioni riportate nella circolare del Ministero del Tesoro 4 novembre 1992 nr. 84, si ritiene che la risposta al quesito sia positiva. Difatti, l’indennità di mansione ex art. 9 Legge 113/1985 viene erogata per ogni giornata di effettivo servizio. 
La medesima circolare precisa che tale indennità, invece, non viene corrisposta nei periodi di assenza dal lavoro, ad eccezione dei giorni di ferie (congedo ordinario), di infortunio sul lavoro, di malattia dipendente da causa di servizio, di permesso sindacale (limite massimo di 4 giornate mensili), di assenze per donazione sangue, di frequenza di corsi professionali tenuti dall'amministrazione di appartenenza, di assenze per esigenze di servizio, di assenze per permessi 104/92, articolo 33, comma 6.

Inoltre, la circolare del Ministero della Difesa nr. 39703/2020, ritenuta valida anche per il comparto dell’Ente richiedente, conferma che: “l’indennità di mansione potrà essere riconosciuta al personale che, pur in regime di lavoro agile, abbia effettivamente svolto mansioni di centralinista, per ogni giornata di servizio, tenendo in considerazione, nel computo dell’importo definitivo, delle assenze normativamente tutelate”.

In riferimento all’indennità di mansione per centralinisti non vedenti, risulta utile citare il principio espresso dalla Corte di Cassazione nella sentenza nr. 15962/2021: "Il lavoratore centralinista non vedente ha diritto a percepire l'indennità rivendicata per il solo fatto di appartenere alla categoria dei lavoratori non vedenti a prescindere dall'effettivo svolgimento dell'attività di centralinista, rilevando che la diversa mansione espletata è stata resa, in ogni caso, in presenza della medesima menomazione".

5 aprile 2024               Manuel Casoni

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