Risposta del Dott.ssa Roberta Mugnai
QuesitiL’Ente ha ricevuto da un consolato la richiesta di trascrivere un atto di nascita estero. Oltre a questo atto di nascita, le hanno inviato anche un atto di riconoscimento da parte della madre, effettuato presso il consolato. Quale è la formula ministeriale più corretta da dover utilizzare per tale riconoscimento estero e se è possibile adattarne una libera.
Da come è formulato il quesito, presumo che si tratti di un atto di nascita redatto in un Paese che permette al padre dichiarante di indicare il nome della madre nell’atto di nascita del figlio anche se non vi è un vincolo di matrimonio e questa non sottoscrive l’atto.
Il nostro Paese, invece, fa distinzione tra la figura della partoriente e quella della madre; prevedendo che è madre soltanto chi ha espressamente scelto di esserlo riconoscendo il figlio in un atto pubblico (in perfetta sintonia con quanto previsto per il padre e con il principio di uguaglianza di cui all’art.3 della Costituzione).
Nel caso di specie, quindi, l’atto di riconoscimento successivo inviato (che do per scontato sia formalmente corretto) non è un vero riconoscimento successivo, in quanto non vi era alla nascita una mancanza di volontà di riconoscimento del figlio da parte della partoriente (che, al contrario, sapeva di essere già madre secondo la normativa del luogo); si tratta, invece, di un atto redatto presso il Consolato d’Italia teso a sanare il diverso approccio normativo che, nella pratica, non avrebbe permesso all’Ufficiale dello stato civile italiano di trascrivere l’atto attribuendo la maternità su semplice dichiarazione del padre.
In tale ottica, a mio parere, è sufficiente elencare, nel cappello dell’atto che si va a formare, i documenti trasmessi e trascrivere, in un unico atto, l’atto di nascita e (di seguito) l’atto di riconoscimento prestato dalla madre presso il nostro Consolato, ricomponendo così l’evento in un unico atto. Per la trascrizione si può utilizzare la formula n.193.
In alternativa, se si sceglie di interpretare alla lettera la norma, occorre:
17 aprile 2024 Mugnai Roberta
Per i clienti Halley: ricorrente QD n.3281, sintomo n.3316
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
TAR Lazio, Roma, Sezione IV-ter - Sentenza 14 aprile 2025, n. 7218
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