Delega del proprietario dei terreni in caso di richiesta di Certificato di Destinazione Urbanistica

Risposta del Geom. Salvatore Di Bacco

Quesiti
di Di Bacco Salvatore
19 Aprile 2024

Si chiede se per la richiesta di Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) posta da un tecnico incaricato da terzi è necessaria o indispensabile la delega del proprietario dei terreni.

Risposta

L’art. 30 comma 2 del DPR 6 giugno 2001 afferma che: “Gli atti tra vivi, sia in forma pubblica sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni sono nulli e non possono essere stipulati ne’ trascritti nei pubblici registri immobiliari ove agli atti stessi non sia allegato il certificato di destinazione urbanistica contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti l'area interessata.”
La norma specifica le finalità del certificato da allegarsi agli atti tra vivi, sia in forma pubblica sia in forma privata, senza specificare chi può richiedere tale certificazione. 
Inoltre il comma 4 specifica che: “In caso di mancato rilascio del suddetto certificato nel termine previsto, esso può essere sostituito da una dichiarazione dell'alienante o di uno dei condividenti attestante l'avvenuta presentazione della domanda, nonché la destinazione urbanistica dei terreni secondo gli strumenti urbanistici vigenti o adottati, ovvero l'inesistenza di questi ovvero la prescrizione, da parte dello strumento urbanistico generale approvato, di strumenti attuativi.”
Quindi solo nel caso del mancato rilascio, il legislatore, ha esplicitamente indicato chi può effettuare la dichiarazione, cioè l’alienante o uno dei condividenti, mentre nulla dice sul richiedente tale certificazione.
Il CDU può essere anche richiesto da una serie di figure diverse dal proprietario che per vari motivi e finalità possono avere necessità di informazioni sulle prescrizioni urbanistiche sull’area interessata: liberi professionisti, tecnici, imprese, commercialisti, periti, notai, agenzie immobiliari, Banche e assicurazioni, etc…
Secondo una consolidata giurisprudenza, il certificato di destinazione urbanistica di cui all’art. 30, co. 2 e ss., del D.P.R. n. 380/2001 si configura come una certificazione redatta da un pubblico ufficiale avente carattere meramente dichiarativo e ricognitivo.
In tal senso si è espresso il Consiglio di Stato secondo il quale il CDU non ha carattere costitutivo degli effetti giuridici che dallo stesso risultano, atteso che la situazione giuridica attestata nel predetto certificato altro non è che la conseguenza di altri precedenti provvedimenti che hanno provveduto a determinarla.
Nello specifico, trattasi delle disposizioni degli strumenti urbanistici vigenti sull’area di interesse che lo stesso riporta. Sono queste ultime, in concreto, ad essere lesive della sfera giuridica del cittadino.

Pertanto, il certificato, in quanto privo di una efficacia provvedimentale propria, non ha alcuna concreta lesività; il che rende impossibile la sua autonoma impugnazione.
In conclusione, Il certificato di destinazione urbanistica è un documento volto a far conoscere la destinazione urbanistica dei terreni e, quindi, a certificare in via generale l'edificabilità o l'inedificabilità dei suoli, con una chiara valenza dichiarativa circa l'inserimento di un'area o di un immobile in una zona urbanistica anziché in un'altra del territorio comunale.
Sicché, è inidoneo a fondare un ragionevole affidamento sulla concreta realizzazione di ulteriore edificazione del terreno che dipende non solo dalla diretta applicazione delle norme urbanistiche ed edilizie ma anche dallo stato di fatto del terreno e dall’esistenza di precedente edificazione ed utilizzazione della densità dello stesso.

Pertanto il certificato potrà essere richiesto da qualunque soggetto interessato ed in particolare da chiunque è interessato a conoscere i dati e le prescrizioni urbanistiche dell’area su cui insistono gli immobili oggetto di attestazione. 
Anche i tecnici incaricati possono richiedere tale certificazione senza che sia necessario allegare la delega del o dei proprietari dei terreni.
Una eventuale prassi procedimentale utile ad entrambi i soggetti potrebbe essere quella di indicare da parte del professionista incaricato: “tale certificato è richiesto nell’interesse di….”


19 aprile 2024     Salvatore Di Bacco

Per i clienti Halley: ricorrente QU n.320, sintomo n.328 

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