Sospensione disciplinare, assegno alimentare e cessione del quinto

Ai sensi dell’art. 61, c. 7, CCNL 21.5.2018: “7. Al dipendente sospeso, ai sensi del presente articolo, sono corrisposti un'indennità pari al 50% dello stipendio, nonché gli assegni del nucleo familiare e la retribuzione individuale di anzianità, ove spettanti.”

Si tratta della sospensione cautelare con privazione della retribuzione prevista dal comma 1 dello stesso articolo.

Presumendo sia questa la fattispecie a cui ci si riferisce nel quesito, il cosiddetto assegno alimentare è dovuto.

L’art. 35, D.P.R. n. 180/1950, poi, dispone: “Qualora lo stipendio o salario gravato di cessione subisca una riduzione non superiore al terzo, la trattenuta continua ad essere effettuata nella misura stabilita.

Ove la riduzione sia superiore al terzo, la trattenuta non può eccedere il quinto dello stipendio o salario ridotto. (…).” 

Nel caso illustrato, la riduzione dello stipendio è superiore al terzo. Pertanto, l’ente opererà la trattenuta di un quinto sul netto percepito dal dipendente per la durata della sospensione.

17 maggio 2024             Massimo Monteverdi

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