Obbligo deposito telematico del ricorso tributario

Il comma 3-bis dell’art. 16 bis del D.lgs. 546/1992, ora abrogato dal D.Lgs. 30 dicembre 2023, n. 220, stabiliva una deroga all’obbligo del deposito telematico dei ricorsi, stabilendo che “I soggetti che stanno in giudizio senza assistenza tecnica ai sensi dell'articolo 12, comma 2, hanno facoltà di utilizzare, per le notifiche e i depositi, le modalità telematiche indicate nel comma 3, previa indicazione nel ricorso o nel primo atto difensivo dell'indirizzo di posta elettronica certificata al quale ricevere le comunicazioni e le notificazioni”.

La sua abrogazione ha comportato l’eliminazione di tale deroga e, pertanto, l’estensione dell’obbligo del deposito informatico di cui al comma 3 art. 16bis D.Lgs. 542/1992, a tutte le tipologie di controversie, indifferentemente dal loro valore.

L’art. 4 comma 2 del D.Lgs. 30 dicembre 2023, n. 220 ha disposto che "Le disposizioni del presente decreto si applicano ai giudizi instaurati, in primo e in secondo grado, con ricorso notificato successivamente al 1° settembre 2024, fatta eccezione per quelle di cui all'articolo 1, comma 1, lettere d), e), f), i), n), o), p), q), s), t), u), v), z), aa), bb), cc) e dd) che si applicano ai giudizi instaurati, in primo e in secondo grado, nonché in Cassazione, a decorrere dal giorno successivo all'entrata in vigore del presente decreto".

L’abrogazione del comma 3 bis dell’art. 16bis è stata disposta dall’art. 1 comma1 lett. g, pertanto, la decorrenza della nuova disposizione della norma decorre dai ricorsi notificati successivamente al 1° settembre 2024.

24 giugno 2024             Luigi D’Aprano

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