Presidenza del Consiglio dei Ministri - Comunicato stampa del 16 marzo 2018
Servizi Comunali Bilancio preventivo Pubblica sicurezzaTra gli argomenti trattati la riforma del codice antimafia e la gestione del bilancio e della contabilità delle amministrazioni pubbliche.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 74
16 Marzo 2018
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, venerdì 16 marzo 2018, alle ore 11.12 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi.
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RIFORMA DEL CODICE ANTIMAFIA
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge recante “Modifiche al Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al Codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del Codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate” (legge 17 ottobre 2017, n. 161).
Di seguito le principali misure dei provvedimenti approvati.
1. Disposizioni per disciplinare il regime delle incompatibilità degli amministratori giudiziari, dei loro coadiutori, dei curatori fallimentari e degli altri organi delle procedure concorsuali, a norma della legge 17 ottobre 2017, n.161
Il decreto, approvato su proposta del Ministro della giustizia Andrea Orlando, disciplina il regime delle incompatibilità degli amministratori giudiziari, dei loro coadiutori, dei curatori fallimentari e degli altri organi delle procedure concorsuali. In attuazione dei criteri direttivi fissati dalla legge delega, il testo prevede:
◾l’incompatibilità delle figure già elencate per rapporti di parentela, affinità, convivenza e, comunque, assidua frequentazione con magistrati addetti all’ufficio giudiziario al quale appartiene il magistrato che conferisce l’incarico;
◾la vigilanza del Presidente della Corte di appello sulle nomine ai predetti incarichi, conferite a soggetti che abbiano con i magistrati del distretto giudiziario, in cui ha sede l’ufficio titolare del procedimento, rapporti di parentela, affinità, coniugio o frequentazione assidua.
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2. Disposizioni in materia di tutela del lavoro nell’ambito delle imprese sequestrate e confiscate, in attuazione dell’articolo 34 della legge 17 ottobre 2017, n.161
Il decreto, approvato su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, introduce disposizioni per la tutela del lavoro nelle imprese sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, favorendo l’emersione del lavoro irregolare, nonché il contrasto dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro e consentendo, ove necessario, l’accesso all’integrazione salariale e agli ammortizzatori sociali.
Le nuove disposizioni sono volte a sostenere la continuazione o la ripresa dell’attività delle imprese sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, con l’obiettivo di contrastare la presenza delle organizzazioni criminali nel tessuto economico e di offrire un’opportunità concreta di lavoro, nonché di favorire il mantenimento e lo sviluppo delle professionalità acquisite, evitando che aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata siano destinate a fallire, producendo così rilevanti costi economici e sociali.
In particolare, il decreto introduce una serie di misure di sostegno e di incentivo:
◾uno specifico trattamento di sostegno al reddito dei lavoratori che non possono fruire degli ammortizzatori sociali ordinari, pari al trattamento straordinario di integrazione salariale, per la durata massima di 12 mesi nel triennio;
◾una indennità mensile per i lavoratori che non possono fruire della NaSpI, per la durata di quattro mesi e pari alla metà dell’importo massimo mensile della indennità di disoccupazione;
◾l’estensione delle misura di agevolazione per le imprese, previste dalla legge n. 208 del 2015.
Il decreto introduce poi specifiche regole per le imprese sequestrate e confiscate in materia di Documento unico di regolarità contributiva (DURC) e di opponibilità dei provvedimenti sanzionatori in materia di lavoro e di legislazione sociale.
Sono, infine, previsti flussi di comunicazione tra le autorità amministrative, l’autorità giudiziaria, il Prefetto e l’INPS, per garantire la completa informazione di tutti gli enti interessati.
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Omissis
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GESTIONE DEL BILANCIO E CONTABILITÀ DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Il Consiglio dei Ministri, nel quadro del processo di attuazione della legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196) e di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle amministrazioni pubbliche, ha approvato due provvedimenti (un decreto legislativo e un regolamento) che modificano la disciplina relativa alla gestione del bilancio e introducono regole contabili uniformi in funzione delle esigenze di programmazione, gestione e rendicontazione della finanza pubblica, in raccordo con la normativa europea.
Di seguito le principali previsioni dei due provvedimenti.
1. Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93, in materia di riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, in attuazione dell’articolo 42, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 (decreto legislativo – esame definitivo)
Il decreto, adottato in esame definitivo su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, reca disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo in materia di riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa (decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93).
Il provvedimento punta al rafforzamento del bilancio di cassa e tiene conto dei risultati della sperimentazione per il nuovo concetto di “impegno”, inteso come imputazione degli effetti finanziari in bilancio in relazione alla scadenza di pagamento.
Il testo tiene conto dei pareri resi dalla Corte dei conti, nonché di quelli formulati dalle competenti Commissioni parlamentari.
2. Regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 4, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91 (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)
Il regolamento, approvato in esame preliminare su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, introduce principi uniformi e armonizza i sistemi contabili delle amministrazioni pubbliche che adottano la contabilità finanziaria affiancata a fini conoscitivi dalla contabilità economico-patrimoniale, con esclusione delle Regioni, degli Enti locali, dei loro enti ed organismi strumentali, degli enti del Servizio sanitario nazionale, delle Università e delle amministrazioni centrali dello Stato.
Il testo contiene, in particolare, disposizioni relative al bilancio di previsione, alla gestione economico-finanziaria e alla rendicontazione, alla gestione patrimoniale, alle spese delegate, alla resa dei conti ed uffici decentrati, al sistema di scritture, ai sistemi di controllo.
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Omissis
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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 11.56.
presentata dal dott. Angelo Maria Savazzi
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Conferenza Stato-città ed autonomie locali – 23 maggio 2025
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