Registrazione webinar "L'acquisto ed il riconoscimento della cittadinanza italiana alla luce delle novità introdotte dalla conversione in Legge del DL 36/2025"
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta del Dott. Marco Massavelli
QuesitiUn conducente non italiano di un veicolo, avente doppia cittadinanza (una comunitaria ed una extra ue), è risultato positivo alle prove etilometriche, (art 186/2 lett c). Da visura risulta avere assegnato un C.F. italiano. Leggendo il nuovo art 349/2 cpp siamo arrivati a due interpretazioni della norma. Secondo alcuni non doveva essere portato al fotosegnalamento per il CUI (codice univoco identificativo), per altri invece si, poiché anche cittadino extraue. Qual è la corretta interpretazione?
Premesso che, secondo la vigente normativa, coloro che hanno doppia cittadinanza (Italiana o Europea / Extra europea) non devono richiedere il permesso di soggiorno, bisogna leggere quanto disposto dall’articolo 66, comma 2, codice di procedura penale:
2. L'impossibilità di attribuire all'imputato le sue esatte generalità non pregiudica il compimento di alcun atto da parte dell'autorità procedente, quando sia certa l'identità fisica della persona. In ogni caso, quando si procede nei confronti di un apolide, di una persona della quale è ignota la cittadinanza, di un cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione europea ovvero di un cittadino di uno Stato membro dell'Unione europea privo del codice fiscale o che è attualmente, o è stato in passato, titolare anche della cittadinanza di uno Stato non appartenente all'Unione europea, nei provvedimenti destinati a essere iscritti nel casellario giudiziale è riportato il codice univoco identificativo della persona nei cui confronti il provvedimento è emesso.
E’ vero che la norma individua il cittadino UE privo del codice fiscale (e il vostro cittadino ne è in possesso) ma poi, individua, alternativamente il possesso di una concomitante cittadinanza extraUE, come nel vostro caso: a parere di chi scrive, essendo alternative le due situazioni (divise dalla congiunzione “o”) risulta corretto NON richiedere, nel caso indicato nel quesito, il CUI, in quanto il cittadino è UE e ha il codice fiscale, e quindi rientra in una delle due situazione indicate dalla norma, per le quali non è richiesto il codice CUI.
4 luglio 2024 Marco Massavelli
Per i clienti Halley: ricorrente QS n.3108, sintomo n.3179
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Analisi delle prime istruzioni operative della circolare del 28 maggio 2025 n. 26185
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