Variazione di residenza con iscrizione in nucleo familiare già residente

Occorre anzitutto premettere che, in tutti i casi in cui esiste uno dei vincoli indicati dall’art. 4 d.P.R. n. 223/1989 (matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi, questi ultimi da dichiararsi esplicitamente a cura degli interessati) fra chi deve entrare nella famiglia anagrafica e l’intestatario scheda o uno qualunque degli altri componenti la famiglia anagrafica già esistente (minorenne o maggiorenne, non importa) si deve formare un unico foglio di famiglia. Chiarito ciò, ai fini della ricevibilità dell’istanza di mutazione anagrafica e, quindi, del trasferimento di residenza dell’interessato all’indirizzo in cui è iscritta la famiglia già costituita, non occorre affatto una dichiarazione di assenso! Nessuna norma prevede tale adempimento, che rappresenterebbe, peraltro, un aggravio del procedimento. 
È, invece, indispensabile comunicare l’avvio del procedimento di mutazione anagrafica, in applicazione degli artt. 7 e 8 L. n. 241/1990: questo adempimento è finalizzato ad informare il destinatario della comunicazione di avvio del procedimento, al fine di consentirgli di partecipare al medesimo, apportando elementi utili ai fini della corretta decisione finale in merito alla sussistenza o meno della dimora abituale.

8 Luglio 2024                   Liliana Palmieri

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