RISPOSTA
L’IVC maggiorata prevista dall’art. 1, c. 28, L. n. 213/2023 è la riproposizione, a beneficio di coloro che non avevano percepito l’emolumento nel 2023, di quanto previsto dall’art. 3, D.L. n. 145/2023 che recita:
“1. Nelle more della definizione del quadro finanziario complessivo relativo ai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024, per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato dipendente dalle amministrazioni statali, in via eccezionale, l'emolumento di cui all'articolo 1, comma 609, secondo periodo, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, nel mese di dicembre 2023 è incrementato, a valere sul 2024, di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato, salvi eventuali successivi conguagli.”
Si ritiene pertanto che, a legislazione vigente, tale emolumento sia limitato al 2024, escludendo che sia riproposto anche per il 2025.
Ovviamente, nulla è possibile prevedere oggi su una riproposizione del provvedimento anche nel 2025 per i successivi rinnovi contrattuali, ma va sottolineato il fatto che le somme stanziate nel bilancio dello Stato (valutate in 2.000 milioni di euro per il 2023) per tale fine erano state reperite in via straordinaria.
Si ritiene perciò che gli stanziamenti per le spese di personale 2025-2027 non debbano tenere conto della reiterazione di tale provvedimento (ad oggi neppure ipotizzata).
8 luglio 2024 Massimo Monteverdi
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 7579, sintomo n. 7676