Mancata associazione della firma digitale ad un indirizzo pec dedicato

Risposta dell'Avv. Alessandro Rizzo

Quesiti
di Rizzo Alessandro
22 Luglio 2024

Volevo chiedere, quale funzionario della Polizia Locale, censita nel Reginde, se la mancata associazione della firma digitale ad un indirizzo pec dedicato possa essere motivo di mancato riconoscimento del mittente nel deposito telematico. Ogni volta che eseguo un deposito, nonostante si seguano tutte le specifiche tecniche nella creazione della busta e del messaggio pec, al controllo automatico torna indietro una notifica eccezione codice E0606.

Risposta

Nel caso di rappresentanza e difesa in giudizio delle amministrazioni pubbliche da parte dei propri dipendenti, in relazione all’attuazione del processo civile telematico (pct), le specifiche tecniche del Ministero della Giustizia ex art. 34 del D.M. n. 44/2011 (art. 9-bis) prevedono che:

- la pubblica amministrazione comunichi il proprio indirizzo PEC per la ricezione delle comunicazioni e notificazioni presso il c.d. Registro PP.AA., procedendo a inserire inserendo tale indirizzo sul portale dei servizi telematici;

- ai fini dell’inserimento dell’indirizzo PEC nel Registro PP.AA. da parte della pubblica amministrazione deve essere trasmesso un apposito documento contenente le informazioni della stessa l’amministrazione pubblica e, una volta inserito, il soggetto incaricato inserisce o modifica il nominativo, il codice fiscale e l’indirizzo di PEC di eventuali dipendenti tramite i quali la pubblica amministrazione sta in giudizio personalmente, che alimentano il Registro Generale degli Indirizzi Elettronici.

Il Ministero della Giustizia, rispetto a tali adempimenti, specifica nell’apposita scheda online (https://servizipst.giustizia.it/PST/it/pst_1_0.wp?previousPage=pst_1_1&contentId=SPR1175) che “dopo aver ricevuto, sempre via PEC, la risposta positiva di avvenuto censimento, il delegato/incaricato di cui al punto precedente accede all'area riservata del Portale dei Servizi Telematici, tramite strumenti di cui all'art. 6 delle Specifiche Tecniche (autenticazione 'forte'), tramite SPID o token crittografato, e accedendo alla sezione "Registro PP.AA." (pulsante sulla home page) può procedere all'inserimento -o modifica - nel RegIndE delle informazioni riguardati i dipendenti della P.A.. Si precisa che non è necessario che l'indirizzo di PEC del singolo dipendente coincida con la PEC della PA.. I dipendenti possono essere registrati anche se non dotati di indirizzo di PEC: in tal caso essi potranno fruire solo del servizio di consultazione ma non dei servizi di deposito degli atti. “.

Ciò premesso, considerato che il soggetto depositante è censito nel Reginde (e, quindi, si tratta di un utente autorizzato) la tipologia di errore indicata nel quesito, verosimilmente, appare relativa a problematiche attinenti alla composizione del messaggio con il quale viene trasmessa la busta telematica all’ufficio giudiziario competente, tenuto conto che “in caso di Ricezione messaggio PEC con oggetto “NOTIFICA ECCEZIONE” riportante un codice errore che inizia con ‘E’ (si tratta di errori o inconsistenze relative al messaggio di PEC)”, le azioni consigliate (https://pst.giustizia.it/PST/en/dettaglio_schede_tematiche.page?contentId=ACC438&modelId=12#) sono:

- se l’errore è relativo al depositante (utente non autorizzato) - verificare la corretta iscrizione al RegIndE utilizzando l’apposita funzione sul Punto di Accesso o il servizio apposito su questo Portale; se i dati sono errati o mancanti rivolgersi al proprio PdA o all’ordine professionale/ente di appartenenza o, nei casi in cui ammesso (vedi Provvedimento 18 luglio 2011 art.9), procedere all’iscrizione/modifica dall’apposita funzione messa a disposizione dal Portale dei Servizi Telematici. Altrimenti:

- se si utilizza un software che predispone in automatico il messaggio di PEC, rivolgersi al relativo fornitore.

- se il messaggio è predisposto manualmente (web mail o client di mail) verificare che il formato del messaggio sia aderente al formato previsto dalle specifiche tecniche; in particolare verificare che l’oggetto sia nella forma ‘DEPOSITO<spazio>xyz… ‘(con xyz qualsiasi testo non vuoto e la presenza di uno <spazio> dopo DEPOSITO), che sia allegato un unico file <qualsiasi_nome>.enc e che il messaggio di PEC sia impostato come solo testo (non HTML).

Inoltre, la particolare eccezione indicata nel quesito (E0606, relativo a “Messaggio non riconosciuto”) dovrebbe essere restituita dal sistema per i seguenti motivi:

1) quando l'oggetto della mail non è corretto (l'oggetto infatti deve contenere la parola DEPOSITO tutta in maiuscolo, uno spazio e del testo libero subito dopo);

2) quando il formato testo della mail è testo HTML e non testo normale;

3) quando il file allegato (il file "Atto.enc", cioè la busta) è stato rinominato e, probabilmente per errore, è stato modificato anche nell'estensione. Anche se rinominato infatti, il file deve mantenere sempre l'estensione ".enc".

19 luglio 2024               Alessandro Rizzo

 

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