Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul DDL Concorrenza: rafforzare trasparenza, competitività ed efficienza nella gestione dei servizi pubblici locali
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – 4 giugno 2025
Risposta della Dott.ssa Ylenia Daniele
QuesitiIn un'Azienda pubblica di servizi alla persona (L.R. Marche n. 5/2008) sono presenti un Direttore generale, un Istruttore dir.amm.vo - Responsabile Amministrativa-Segreteria e Personale con PO, un collaboratore amministrativo. Si chiede quali sono i requisiti e la formazione necessaria per poter essere nominato Responsabile del PIAO e Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza, e se tale responsabilità può essere affidata all'Istruttore direttivo con PO o solo al Direttore generale.
Per rispondere ai quesiti posti è necessario porre le seguenti premesse:
Quindi, mentre la sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza” diventa competenza specifica del RPCT, è plausibile ritenere che la redazione di tutte le altre sezioni del PIAO sia onere dei responsabili dei vari servizi in relazione all’argomento della singola sezione, che procedono comunque sotto la supervisione e il coordinamento del Direttore generale, ovvero del Segretario comunale.
Ciò posto, si espongono di seguito alcune considerazioni sulle figure del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e del responsabile della redazione delle diverse sezioni del PIAO, in ordine alla nomina, ai requisiti necessari e al rapporto intercorrente tra le due figure.
Laddove possibile, è altamente consigliato attribuire l’incarico di RPCT in capo a dirigenti di prima fascia, o equiparati.
È opportuno altresì che i soggetti cui conferire l’incarico di RPCT non siano in una posizione che presenti profili di conflitto di interessi.
In questa ottica, al fine di garantire l’autonomia valutativa del RPCT, è opportuno che la scelta non ricada su un dirigente che provenga direttamente da uffici di diretta collaborazione con l’organo di indirizzo laddove esista un vincolo fiduciario.
Va, altresì, evitato, per quanto possibile, che il RPCT sia scelto tra i dirigenti assegnati ad uffici che svolgono attività di gestione e di amministrazione o ad uffici che svolgono attività nei settori più esposti al rischio corruttivo, come, ad esempio, l’ufficio contratti l’Ufficio gestione del patrimonio, l’Ufficio contabilità e bilancio, l’Ufficio del personale.
In ogni caso la scelta è rimessa all’autonoma determinazione motivata degli organi di indirizzo di ogni ente o amministrazione.
Dunque, pur non escludendo a priori che la Giunta possa nominare come responsabile PCT il funzionario apicale della ragioneria, tale nomina risulta inopportuna.
In caso di carenza di posizioni dirigenziali, soprattutto per gli enti locali di piccole dimensioni, può essere individuato un dipendente con posizione organizzativa o, comunque, in un profilo non dirigenziale che garantisca comunque le idonee competenze. Tale scelta deve in ogni caso essere opportunamente motivata.
In ogni caso, è opportuno selezionare il RPCT tra quei soggetti che abbiano adeguata conoscenza dell’organizzazione e del funzionamento dell’amministrazione, che siano dotati della necessaria autonomia valutativa e competenze qualificate per svolgere con effettività il proprio ruolo.
Nel rispetto delle norme (art.1, co. 7, l. n. 190/2012) e al fine di garantire che l’incarico di RPCT sia svolto con autonomia, indipendenza ed effettività, la stessa ANAC raccomanda che “nelle amministrazioni, soprattutto di grandi dimensioni, tenute all’adozione del PIAO, tale ruolo non sia affidato ad un soggetto responsabile della predisposizione delle altre sezioni del PIAO.”
In via eccezionale, qualora venga affidato allo stesso soggetto sia l’incarico di RPCT che quello di responsabile della predisposizione di un’altra sezione del PIAO, l’amministrazione, dopo aver valutato attentamente soluzioni alternative, dovrà dare adeguata motivazione della scelta adottata.
In ogni caso, qualora ciò non sia possibile, specie negli enti di piccole dimensioni, si raccomanda che le funzioni cumulate siano svolte nel rispetto dei diversi ambiti di competenze e responsabilità connesse alle singole pianificazioni oggetto delle sezioni del Piano. In particolare, ciò può avvenire negli enti locali laddove il Segretario comunale (o il Direttore generale in questo caso), in virtù della normativa che ne definisce i compiti, potrebbe trovarsi nelle condizioni di dover svolgere funzioni di responsabile di altre sezioni del PIAO.
25 luglio 2024 Ylenia Daniele
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