MATERIALE WORKSHOP: LA GESTIONE CONTABILE DEGLI ENTI LOCALI: IL RUOLO DI COORDINAMENTO DEL SEGRETARIO COMUNALE
Sintesi dell'intervento della Dott.ssa Elena Brunetto
Risposta del Dott. Luigi D’Aprano
QuesitiUn contribuente iscritto d'ufficio per la TARI, ha tra gli immobili un C2 di superficie catastale 259 mq. Tale immobile è stato iscritto come accessorio riducendo la metratura del 20% per considerare superficie calpestabile. Dopo anni il contribuente si è accorto che i mq registrati sono errati in quanto trattasi di forno di 12 mq. Chiede quindi una correzione della metratura ed il rimborso per le somme pagate in più. Però credo ci sia un errore di registrazione a catasto. Chi deve procedere alla variazione catastale e come? La variazione avrà effetto retroattivo?
Ai fini TARI l’utilizzo delle informazioni catastali è limitata ai casi di accertamento in assenza di dati precisi circa la superficie calpestabile. Per cui, la questione si risolve piuttosto che con una revisione catastale (che potrebbe comunque essere utile ai fini IMU) con una effettiva verifica dello stato dei luoghi, al fine di individuare i presupposti della tassa rifiuti, ovvero aree suscettibili di produrre rifiuti.
Se dalla verifica dello stato dei luoghi è oggettivamente rilevabile la corretta tassazione ai fini TARI, allora il contribuente ha diritto al rimborso delle eventuali somme pagate in eccesso.
Per quanto concerne la revisione castale, il Comune ha un potere di avvio del procedimento in base a quanto stabilito dal comma 336 della legge 311/2004.
7 agosto 2024 Luigi D’Aprano
Per i clienti Halley: ricorrente QT n.1724, sintomo n.1801
Sintesi dell'intervento della Dott.ssa Elena Brunetto
Risposta della Dott.ssa Ylenia Daniele
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
Corte di Cassazione - ordinanza n. 13787/2025
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