Autorizzazione alla cremazione e collaborazione con asl/medici per i prelievi biologici e relativi rilasci di certificati
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta del Dott. Andrea Antognoni
QuesitiPer la riscossione di vecchi buoni fruttiferi compilati con innumerevoli errori nei dati degli intestatari (cognome, nome, data e luogo di nascita), le Poste del Ns Comune chiedono sistematicamente agli interessati di produrre un "certificato di discordanza anagrafica" con il quale vanno a sanare gli errori materiali commessi sui buoni stessi. Si chiede se questa pratica sia legittima o se Poste potrebbe semplicemente sanare con documento d'identità e autocertificazione dell'intestatario del buono.
Al di là delle denominazioni, va ricordato che ai sensi dell’art. 35 del Regolamento anagrafico l’ufficiale d’anagrafe può certificare qualsiasi dato presente in anagrafe. Pertanto qualsiasi dato, anche storico, può essere oggetto di certificazione. E’ bene evitare, tuttavia, di andare oltre, ad esempio certificando o attestando che quella persona identificata con XY sia invece YZ, in quanto l’attività dell’ufficiale d’anagrafe deve limitarsi al riportare quanto contenuto nella banca dati anagrafica, che sia locale o ANPR. E’ pertanto raccomandabile a fronte di simili richieste attestare semplicemente i dati anagrafici esatti (mediante certificati di residenza, ad esempio) ed eventualmente limitarsi ad attestare l’assenza, nella banca dati anagrafica, di altro nominativo identificato con i dati errati.
19 agosto 2024 dott. Andrea Antognoni
Per i clienti Halley: ricorrente n. QD3426, sintomo n. QD3461
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
presentata dal dott. Andrea Antognoni
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