Cancellazione delle PEC degli uffici su richiesta del Sindaco

Se la vigente disciplina in materia di posta elettronica certificata è contenuta in apposita disciplina regolamentare approvata dal Consiglio comunale o in apposito disciplinare approvato dalla giunta comunale, ogni modifica o abrogazione deve seguire lo stesso iter dell’approvazione, passando dall’organo che in precedenza aveva approvato il regolamento o il disciplinare.

Se, invece, si tratta di prassi seguita, senza esistenza di una fonte regolamentare o disciplinare, il Sindaco, quale capo dell’amministrazione e responsabile dell’andamento della stessa, per il tramite del segretario comunale, con la collaborazione giuridica dello stesso ex art. 97 TUOEL, può dare indirizzi e direttive al riguardo, nel rispetto delle linee guida AGID e delle disposizioni del CAD d.lgs. n. 82/2005  e ss.mm.ii. nonché dei principi generali di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza dell’azione amministrativa di cui all’art. 1 L. 241/1990.

Ad avviso dello scrivente, al fine di dare certezza ed evitare modifiche improvvise in una materia così delicata, sarebbe il caso di regolarla attraverso apposita disciplina regolamentare in ordine all’uso degli strumenti elettronici ed informatici dell’Ente.    

In ogni caso, si rammenta che ai sensi dell’art. 13, comma 1 lett. d) del d.lgs. n. 33/2013 vi è l’obbligo di pubblicazione in Amministrazione Trasparente dell’Ente delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali.

19 agosto 2024 dott. Eugenio De Carlo

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