Il rifiuto ad adempiere dell'ufficiale dello stato civile
L'iter amministrativo da seguire
Risposta di Andrea Dallatomasina
QuesitiAll’inizio degli anni 2000 è stata iscritta una famiglia croata con cognome es. xxxĆ, usando non il segno diacritico Ć ma l'apostrofo.
Oggi i cittadini sono tutti italiani e figli e nipoti hanno il cognome apostrofato.
Ora un figlio ci chiede se sia corretta la traslitterazione con l'apostrofo e come fare eventualmente per rettificare il cognome al fine di ottenere la C pulita o il segno diacritico Ć.
In riferimento alle generalità da attribuire ai cittadini stranieri nell’ambito dei procedimenti di conferimento della cittadinanza italiana, il Ministero dell'Interno (circolare n. 3250 del 12 maggio 2021, circolare 462/2019 e nella circolare n. 14424 del 23 dicembre 2013) ha precisato che il decreto di cittadinanza, in sostanza, riporta il cognome e nome spettanti al neo cittadino, cognome e nome che risulteranno prevalenti e già attribuiti anche in caso di discordanza con il cognome e nome riportati nell’atto di nascita o altri documenti.
Quindi le generalità del neo cittadino sono quelle indicate nel decreto di conferimento della cittadinanza italiana e il giorno successivo al giuramento, diventando appunto cittadino italiano, avrebbe dovuto assumere le generalità indicate nel decreto.
Quindi se la cittadinanza italiana è stata conferita dopo l’emanazione della Circolare n. 14424-2013, il cognome DEVE essere uguale quello del decreto.
Quindi in questo caso la soluzione per veder riconosciuto il segno diacritico mancante è quello di attivare la procedura di cambio cognome in Prefettura come previsto nell’articolo 89 comma 1 del d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396.
Diversamente se la cittadinanza italiana è stata acquisita prima della Circolare n. 14424-2013 occorre confrontare quanto riportato negli atti di nascita trascritti con quanto presente sull’atto di nascita formato all’estero.
Se negli originali utilizzati per la trascrizione nei registri dello stato civile è presente il segno diacritico e l’ufficiale dello stato civile a suo tempo l’ha sostituito con l’utilizzo dell’apostrofo ritengo che l'atto possa essere senz'altro corretto ai sensi dell'articolo 98, comma 1 del d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396, previa istanza scritta dell’interessato.
10 Settembre 2024
Andrea Dalaltomasina
Per i clienti Halley: ricorrente n. QD3448, sintomo n. QD3483
L'iter amministrativo da seguire
Risposta di Andrea Dallatomasina
Ministero dell’Interno – Circolare 16 magio 2025, n. 48
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