Maturazione buono pasto dipendente che fruisce nella medesima giornata di permesso orario e poi rientra a lavoro

Le modalità di maturazione del buono pasto sono rimesse alla regolamentazione di ciascun ente, che deve essere preceduta dal confronto con le organizzazioni sindacali, ai sensi dell’articolo 35, comma 2, del Ccnl 16.11.2022.

In ogni caso, il comma 8 del medesimo articolo 35 dà indirettamente un’indicazione chiara: la maturazione del buono pasto non è incisa dalla fruizione di permessi: “I lavoratori hanno titolo, nel rispetto della specifica disciplina sull’orario adottata dall’ente, ad un buono pasto per ogni giornata effettivamente lavorata nella quale siano soddisfatte le condizioni di cui al comma 2”, cioè prestare attività lavorativa al mattino con prosecuzione nelle ore pomeridiane o, alternativamente, al pomeriggio con prosecuzione nelle ore serali, oppure nelle ore serali con prosecuzione notturna, con una pausa non inferiore a trenta minuti.

Poiché il buono pasto si misura in base alle giornate di lavoro e non alla quantità di ore prestata, si ritiene illecita una regolazione interna che dovesse impedire il buono pasto a causa della fruizione di permessi, laddove il dipendente abbia utilizzato tali permessi in una giornata lavorativa in cui l’orario preveda la prosecuzione al pomeriggio o alla sera.

I regolamenti sono leciti solo nella parte nella quale stabiliscono una durata minima della prosecuzione oraria pomeridiana o serale, necessaria per la maturazione del buono.

23 ottobre 2024

Dott. Luigi Oliveri

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