Nuovo concorso pubblico e graduatoria ancora valida per analogo profilo professionale

Secondo la Corte di Cassazione (sent. n. 14/2011): “deve attribuirsi risalto determinante anche all’esatto contenuto dello specifico profilo professionale per la cui copertura è indetto il nuovo concorso e alle eventuali distinzioni rispetto a quanto descritto nel bando relativo alla preesistente graduatoria.”

Nel quesito si specifica che il bando del nuovo concorso, pur riguardando lo stesso profilo professionale, contiene specifiche caratteristiche assenti nel bando da cui deriva la graduatoria ancora vigente.

E d’altra parte la stessa sentenza ricorda che: “l’affermazione di un dovere più stringente delle amministrazioni di procedere prioritariamente allo scorrimento delle graduatorie, per la copertura dei posti vacanti, non incide sulla soluzione del problema concernente la qualificazione della posizione giuridica del concorrente idoneo, il quale contesti l’avvio di una nuova procedura concorsuale (…)”.

Il principio generale che ne ricava la Cassazione è il seguente:

“In presenza di graduatorie concorsuali valide ed efficaci, l’amministrazione, se stabilisce di provvedere alla copertura dei posti vacanti, deve motivare la determinazione riguardante le modalità di reclutamento del personale, anche qualora scelga l’indizione di un nuovo concorso, in luogo dello scorrimento delle graduatorie vigenti”.

Dunque, l’amministrazione, nella consapevolezza del favor attribuito dal legislatore allo scorrimento di graduatorie ancora in vigore, dovrà indicare nell’approvazione del bando del nuovo concorso una motivazione forte per giustificare il mancato utilizzo della graduatoria.

In questo senso, pare dirimente il fatto che il nuovo bando specifica in modo più preciso di che professionalità si tratti e nello stesso senso vale citare il fatto che le prove di esame vertono su materie differenti e in ogni caso specifiche rispetto al precedente concorso.

28 ottobre 2024

Dott. Massimo Monteverdi

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