Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiIl Bando comunale per erogazioni di contributi ad associazioni prevede, tra i requisiti per accedervi, l'iscrizione all'albo comunale delle associazioni. Viene erogato il contributo rilevando, dopo 11 mesi, la mancanza del requisito dichiarato dall'Associazione sull'istanza. Il contributo è stato concesso con delibera della Giunta perfezionato con determina del Responsabile Settore.
E' necessario procedere ad un provvedimento di annullamento in autotutela? Si deve procedere ad annullare tutti gli atti? Sono obbligatori controlli su autodichiarazione?
L’art. 21 nonies L. 241/1990 dispone che il provvedimento amministrativo illegittimo ai sensi dell'articolo 21-octies, esclusi i casi di cui al medesimo articolo 21-octies, comma 2, può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole, comunque non superiore a dodici mesi dal momento dell'adozione dei provvedimenti di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici, inclusi i casi in cui il provvedimento si sia formato ai sensi dell'articolo 20, e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge. Rimangono ferme le responsabilità connesse all'adozione e al mancato annullamento del provvedimento illegittimo.
Inoltre, è previsto che qualora i provvedimenti amministrativi suddetti siano stati conseguiti sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell'atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte costituenti reato, accertate con sentenza passata in giudicato, possono essere annullati dall'amministrazione anche dopo la scadenza del termine di dodici mesi di cui al comma 1, fatta salva l'applicazione delle sanzioni penali nonché delle sanzioni previste dal capo VI del testo unico di cui al d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
Secondo la giurisprudenza (cfr. ad es., Cons. Stato, sez. II, 2 novembre 2023, n. 9415), l’art. 21-nonies, comma 2-bis, della l. n. 241 del 1990 tipizza l’annullamento d’ufficio dei provvedimenti amministrativi conseguiti sulla base di false rappresentazioni o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte costituenti reato, accertate con sentenza passata in giudicato. La norma de qua declina un’ipotesi di autotutela doverosa parziale, la quale, nello scandire la mera dequotazione del termine ragionevole, consente all’amministrazione di procedere al riesame anche oltre i termini legalmente contemplati nonchè di riscontrare l’eventuale istanza del terzo, finalizzata ad ottenerne l’attivazione, senza perciò solo vincolare il contenuto della decisione.
La clausola di salvaguardia delle sanzioni, previste dal d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, impone di distinguere le ipotesi di falsa dichiarazione sostitutiva di certificazioni o di atto notorio dai casi di rappresentazioni mendaci, ivi comprese quelle afferenti allo stato dei luoghi; sicché solo nel primo caso l’annullamento (che equivale alla decadenza) è anche obbligatorio, estendendosi la doverosità al quomodo e non rimanendo limitata all’an.
In tema di controlli sulle veridicità delle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 DPR 445/2000, i. ai sensi dell’art. 71 del DPR cit., le amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare idonei controlli, anche a campione in misura proporzionale al rischio e all'entità del beneficio, e nei casi di ragionevole dubbio, sulla, anche successivamente all'erogazione dei benefici, comunque denominati, per i quali sono rese le dichiarazioni.
Qualora le dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d’ufficio, non costituenti falsità, il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all’interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito.
06 dicembre 2024
Dott. Eugenio De Carlo
Per i clienti Halley: ricorrente n.QS3270, sintomo n.QS3341
Risposta della Dott.ssa Ylenia Daniele
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