Iscrizione anagrafica di minore accompagnato da un parente con procura dei genitori

Risposta del Dott. Andrea Antognoni

Quesiti
di Antognoni Andrea
11 Dicembre 2024

Un cittadino originariamente brasiliano minorenne chiede l’iscrizione anagrafica in questo Comune in seguito al riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis e presenta la dichiarazione con una zia. Consegnano una procura e una dichiarazione la residenza nel mio Comune cittadino minore (13 anni) brasiliano che ha ottenuto la cittadinanza italiana iure sanguinis. Si è presentato con la zia che ha consegnato una procura e una dichiarazione di responsabilità firmate dai genitori (apostillate e tradotte) con le quali si conferiscono poteri alla stessa come rappresentante legale del minore. La madre del minore risulta residente qui nel Comune.

Si chiede se tale procura sia sufficiente o se sia necessaria una sentenza del Tribunale dei Minori.

Risposta

L'oggetto del quesito è l'iscrizione anagrafica di un cittadino italiano minorenne stabilmente presente sul territorio. Le norme e i principi per l'iscrizione del cittadino minorenne non si differenziano in alcun modo rispetto al maggiore di età, come dispongono chiaramente la legge e il regolamento anagrafico e - soprattutto - le sempre fondamentali indicazioni contenute in ISTAT Metodi e Norme serie B n. 29/1992. Da questo punto di vista, giova ricordare che il minore va iscritto dove effettivamente abita, indipendentemente dalla volontà dei genitori, in quanto la funzione dell'anagrafe era e resta quella di registrare la stabile dimora delle persone sul territorio comunale. Nella casistica surriferita, tuttavia, fermo restando che in casi eccezionali a fronte di situazioni accertate l'ufficiale d'anagrafe può anche intervenire d'ufficio, il solo nodo è quello di chi rende la dichiarazione di residenza. Se la madre è presente in Italia, addirittura nel vostro Comune, potrebbe senza alcun dubbio dichiarare la residenza del figlio presso l'abitazione della zia. Qualora ciò non possa avvenire, per qualsiasi motivo (dall'incapacità all'irreperibilità di fatto) allora certamente la dichiarazione potrà essere resa dalla zia, anche a fronte della procura esibita.

Tale atto può essere infatti acquisito ed avere un'utilità per rafforzare gli elementi atti a comprovare la dimora abituale presso la zia, escludendo quindi ipotesi di segnalazioni ai servizi sociali per minore non accompagnato, ma giova ricordare che trattandosi di cittadino italiano non hanno alcun effetto automatico rispetto alla responsabilità genitoriale che - fino a diversa disposizione dell'autorità italiana - resta esercitata dai genitori, in particolare per quanto attiene alla richiesta di carta d'identità valida per l'espatrio.

10 Dicembre 2024

Dott. Andrea Antognoni

 

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