Nessuna esenzione Imu per i fabbricati merce locati anche per pochi giorni nell’anno
Corte di Cassazione - ordinanza n. 10394/2025
FISCO OGGI – 13 dicembre 2024
Servizi Comunali IMUFISCO OGGI
13 Dicembre 2024
Pochi giorni ancora per versare il saldo Imu 2024, comprensivo dell’eventuale conguaglio sulla prima rata versata a giugno, evitando sanzioni e interessi. L’ultimo giorno utile è lunedì 16 dicembre 2024. Il versamento può essere effettuato con il modello F24, bollettino postale (anche online) o attraverso la piattaforma PagoPA, applicando le aliquote approvate dal Consiglio comunale e pubblicate sul sito del Mef.
Per il versamento con F24 dovranno essere utilizzati, a seconda dei casi, i codici tributo istituiti con la risoluzione n. 35/2012, la risoluzione n 53/2012 e la risoluzione n. 33/2013.
Il pagamento tramite bollettino postale deve essere effettuato distintamente per ogni Comune sul cui territorio sono situati gli immobili.
L’appuntamento del 16 dicembre non riguarda, naturalmente, coloro che hanno preferito versare il tributo in un’unica soluzione entro lo scorso 17 giugno (il 16 giugno, scadenza ordinaria, era domenica).
Flash storica
L’Imposta municipale propria, introdotta, in via sperimentale nel 2012 in sostituzione dell’Ici, attualmente è disciplinata dall’articolo 1, commi 738 e seguenti, della legge n. 160/2019 (Bilancio 2020) ed è applicata in tutti i Comuni italiani, fatta salva l'autonomia impositiva prevista dai rispettivi statuti della Regione Friuli-Venezia Giulia e delle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Perché e per chi
L’Imposta municipale unica, o più semplicemente l’Imu, è dovuta, in via generale, per il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.
Sono escluse le abitazioni principali (e assimilate) salvo quelle appartenenti alle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici), in pratica abitazioni di lusso.
A pagare il tributo è il possessore dell’immobile, ossia il proprietario o il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile. L’Imu è dovuta, inoltre, dal genitore assegnatario della casa familiare, dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali, dal locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in leasing.
In presenza di più soggetti passivi per lo stesso immobile, ognuno è titolare di un'autonoma obbligazione tributaria.
Niente Imu, invece, per l’occupante.
Stazione di partenza, la base imponibile
Per calcolare l’Imu occorre, innanzitutto, definire la base imponibile, costituita dal valore dell’immobile. In particolare:
Aliquote standard, ma non solo
A questo punto è possibile calcolare l’Imu. L’imposta è infatti determinata applicando alla base imponibile l’aliquota stabilita per ogni tipologia di immobile.
La disciplina statale ha fissato percentuali standard di tassazione, che possono, però, essere ritoccate dalle amministrazioni locale entro i limiti fissati per legge. Le aliquote modificate devono essere approvate con delibera del Consiglio comunale pubblicata, entro il 28 ottobre dell’anno di riferimento, sul sito del dipartimento delle Finanze. In caso di mancato rispetto di tale termine devono essere applicati i regolamenti e le delibere adottati per l’anno precedente.
Il 2024, ricordiamo, è l’ultimo anno in cui potrà essere adottata questa soluzione, infatti, dal 2025, entreranno in vigore le disposizione del Dm 7 luglio 2023, che individua, come previsto dalla legge di bilancio 2020 (articolo 1, commi 756 e 757), i beni per quali gli enti locali potranno applicare aliquote diversificate e delinea le modalità di elaborazione e trasmissione dell’apposito prospetto al dipartimento delle Finanze. Con il nuovo sistema, in mancanza della pubblicazione delle aliquote deliberate da Comuni, saranno applicate le percentuali standard fissate per legge e non più quelle dall’anno precedente (vedi articolo “Obbligo di Prospetto aliquote Imu prorogato all’anno d’imposta 2025”.
Le delibere approvate sono consultabili per singolo Comune o per area geografica, attraverso il pratico motore di ricerca disponibile sul sito del Df.
Prima di pagare, uno sguardo alle esenzioni
Sono molte le ipotesi di esenzione previste dalla disciplina, quindi, prima di passare in cassa, conviene verificare quali sono gli immobili non tassati.
In particolare, non pagano l’Imu:
Sono inoltre esenti i terreni agricoli:
Forse è bene specificare, considera l’evoluzione normativa che li ha interessati, che sono invece assoggettati all’Imu, i fabbricati rurali a uso strumentale e i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati (fabbricati merce).
Viceversa, sono nuovamente esenti dall’imposta a decorrere dal 1° gennaio 2022, i fabbricati “merce” ossia gli immobili alla cui produzione o scambio è diretta l'attività dell’impresa costruttrice.
Niente Imu, ha poi stabilito il dipartimento delle Finanze con la risoluzione n. 4/2023, sulle unità collabenti, in quanto prive di rilevanza impositiva perché senza rendita.
Infine, oltre alle ipotesi sopra specificate, gli enti locali, hanno la facoltà di prevedere l’esenzione per:
Novità per gli enti non commerciali
In tema di esenzione è necessario ricordare le modifiche alla disciplina dovute alla legge di bilancio 2024 (legge n. 213/2023). In particolare, è stata introdotta una norma di interpretazione autentica riguardo all’applicazione dell’esenzione Imu su immobili posseduti e utilizzati dagli Enti non commerciali (Enc) per lo svolgimento con modalità senza scopo di lucro, delle attività meritevoli di tutela. Il dipartimento delle Finanze ha fornito chiarimenti sull’argomento con la circolare n. 2/2024 (vedi “Esenzione Imu enti non commerciali, in una circolare indicazioni dal Mef”). In estrema sintesi, i temi trattati riguardano gli immobili in comodato d’uso utilizzati da tali organismi e il collegamento funzionale o strutturale rispetto all’attività istituzionale svolta.
Aldilà delle esenzioni, le agevolazioni
La disciplina prevede, inoltre, non l’esenzione, ma trattamenti di favore, per ipotesi specifiche. Ad esempio:
Fonte: Fisco Oggi
https://www.fiscooggi.it/rubrica/attualita/articolo/imu-entro-16-dicembre-cassa-saldo-2024
Corte di Cassazione - ordinanza n. 10394/2025
Presentata dall'Avvocato Lorella Martini
Ministero dell’Economia e delle Finanze – FAQ IMU
Modello personalizzabile
Conferenza Stato-città ed autonomie locali – 15 maggio 2025
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