Rilascio di certificati in formato digitale e con QR code

Nonostante il processo di innovazione tecnologica faccia parte del PNRR e l’Unione Europea (e di conseguenza l’Italia) spingano verso una progressiva digitalizzazione della PA, al momento, non vi è alcuna norma che imponga il rilascio delle certificazioni di stato civile in formato digitale (si ricorda che la normativa dello Stato Civile è una normativa “speciale”, quindi soggetta ad indicazioni ad hoc).

Quando sarà a regime ANSC, con molta probabilità, si comincerà a parlare del rilascio della certificazione di stato civile attraverso sistemi meccanizzati (come già accade per le certificazioni anagrafiche di ANPR), anche se la questione dovrebbe riguardare (almeno all’inizio) soltanto gli atti “nati digitali”.

Tanto premesso, quindi, attualmente non c’è obbligo di rilascio del certificato di stato civile di matrimonio con QR code.

Il sistema per verificare l’autenticità del certificato, pertanto, è quello dell’apposizione dell’Apostille prevista dalla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961: il cittadino, dovrà portare il certificato presso l’ufficio legalizzazioni della Prefettura territorialmente competente che ha in deposito la firma dell’ufficiale dello stato civile che ha sottoscritto la certificazione, dove l’impiegato addetto apporrà l’Apostille.

L’India ha aderito alla Convenzione dell’Aja il 14 luglio 2005.

3 Gennaio 2024

Dott.ssa Roberta Mugnai

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