Codifica del piano dei conti per introiti derivanti dalla celebrazione di matrimoni civili
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
QuesitiLa società affidataria del servizio mensa nel corso del 2024 ha affrontato maggiori costi per potenziamento del servizio mensa (questi maggiori costi si riflettono sia sugli automezzi dedicati sia sul maggiore personale impiegato). Si premette che tali maggiori costi non hanno comportato variazioni sul prezzo del pasto previsto nel contratto. Le somme che ci richiedono sono a titolo di rimborso per maggiori costi sostenuti. Nella pre-fattura ci chiedono tali somme con IVA al 22%.
E' corretto?
Salvo la verifica della legittimità della richiesta da parte della società affidataria (cioè se le condizioni contrattuali gli consentono di chiedere e avere legittimamente il rimborso di tali spese), si presume che tali spese siano state sostenute in nome dell’affidataria stessa, per cui il riaddebito a titolo di rimborso costituisce un’operazione rilevante ai fini IVA:
• o quale integrazione del canone di concessione del servizio;
• o quale prestazione resa o ricevuta da mandatario senza rappresentanza (ex art. 3, co.3, u.p., DPR 633/72).
In entrambi i casi sarà soggetta ad IVA aliquota ordinaria del 22%.
21 gennaio 2025
Dott. Fabio Bertuccioli
Parole chiave: rimborso, mensa, iva 22%
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Albo nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali – 5 giugno 2025
Ministero dell’Istruzione e del Merito – Comunicato stampa del 4 giugno 2025
T.a.r. per la Sicilia, Catania, sezione I - Sentenza 4 febbraio 2025, n. 470
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