Pagamento agli eredi di un soggetto che ha eseguito una prestazione d'opera occasionale

Il trattamento fiscale consta nell’imputazione di tali redditi in capo agli eredi (ciascuno per la quota spettante) e, ai sensi dell’art. 7, comma 3, TUIR essendo redditi tassati per cassa (periodo d’imposta in cui sono percepiti) saranno soggetti a tassazione separata. In ogni caso al momento della corresponsione saranno soggetti a ritenuta IRPEF del 20% ex art. 25, DPR 600/1973 e andrà rilasciata specifica CU ad ogni erede. Per il trattamento previdenziali non ci risultano pronunce esplicite dell’INPS sulla fattispecie però, seguendo i criteri impartiti sulle retribuzioni in corso di maturazione del dipendente deceduto che rimangono soggette a contribuzione previdenziale, si ritiene prudenziale determinare e versare i contributi previdenziali alla gestione separata INPS. l Comune, prima di effettuare il pagamento agli eredi, dovrà ricevere una serie di documenti per verificare la legittimità della richiesta:

• Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (art. 47, DPR 445/2000) firmata dagli eredi, in cui dichiarano:

- di essere gli eredi legittimi o testamentari del defunto;

- l’assenza di altri soggetti aventi diritto al pagamento;

- i dati anagrafici del defunto e degli eredi;

• Certificato di morte;

• Dichiarazione di successione;

• Coordinate bancarie dell’erede o degli eredi per l’accredito;

• Copia del codice fiscale e documento di identità degli eredi.

La successione ereditaria andrà riaperta nell’ipotesi in cui nella dichiarazione di successione presentata non sia stato indicato tra i crediti del de cujus anche il compenso per lavoro occasionale maturato (e non ancora incassato al momento del decesso).

31 gennaio 2025

Dott. Fabio Bertuccioli

Parole chiave: occasionale, eredi, decesso/deceduto.

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