Modifica tariffa di un servizio successivamente all'approvazione del bilancio e delle tariffe

Premesso che l’art. 193 comma 3 TUOEL d.lgs. n. 267/2000 dispone che per il ripristino degli equilibri di bilancio e in deroga all'articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, l'ente può modificare le tariffe e le aliquote relative ai tributi di propria competenza entro la data di cui al comma 2 (31 luglio).

La citata disposizione di cui al comma 169 dell’art. 1 l. 296/06 dispone, infatti, che gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1º gennaio dell’anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno.

Nella fattispecie non appare ricorrente né una situazione di squilibrio finanziario né quella di un servizio a tariffa, ma di un diritto di godimento e di una entrata patrimoniale (o di una rinuncia ad essa a seguito della concessa gratuità per motivate ragioni che giustifichino detta rinuncia), diritto ed entrata che possono essere oggetto di attività dispositiva (o transattiva in caso di lite) della giunta e dei responsabili degli uffici nell’ambito delle rispettive competenze di cui agli art. 48 e 107 TU citato sulla base delle previsioni contenute nei documenti di programmazione dell’Ente approvati dall’organo consiliare se si tratta di un singolo bene. 

19 febbraio 2025

Dott. Eugenio De Carlo

Parole chiave: approvazione, bilancio, tariffe, modifica

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