Novità anche per il comparto dell’editoria, le biblioteche pubbliche e le Carte Giovani
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In arrivo fondi a favore degli Enti Locali per l’implementazione delle biblioteche pubbliche e la rigenerazione culturale delle zone periferiche e svantaggiate. Ma non solo: grazie al decreto Cultura è stata anche alleggerita la burocrazia a cui solitamente gli uffici tecnici devono adempiere per autorizzare eventi dal vivo come concerti o spettacoli.
Con 80 voti favorevoli è diventato definitivamente legge il sopracitato decreto Cultura (DECRETO-LEGGE 27 dicembre 2024, n. 201) all’interno del quale assume grande importanza il "Piano Olivetti per la cultura". Il decreto era stato disposto con pubblicazione in Gazzetta ufficiale alla fine del 2024 ma è stato approvato dal Senato solo negli scorsi giorni (19 febbraio 2025).
L'iniziativa è volta a tutelare un settore che nel nostro paese risulta essere a rischio con l'intento di sviluppare la cultura come bene comune per tutti i cittadini e valorizzare il patrimonio esistente. Uno dei principali obiettivi da raggiungere è la rigenerazione a livello culturale anche delle zone di periferia e di tutte le aree definite come svantaggiate inclusi quei territori caratterizzati da una maggiore fragilità e marginalità economica, dalla denatalità e dallo spopolamento o da particolari situazioni di degrado urbano. Infine, con il decreto, si punta anche a tutelare il lavoro e il patrimonio degli archivi e degli istituti storici, oltre a valorizzare le biblioteche pubbliche e il settore dell'editoria.
Librerie, editoria e giornali
Come si diceva, l'intervento principale del decreto è rappresentato dal Piano Olivetti che, tra l’altro, pone particolare attenzione proprio alle biblioteche pubbliche e al settore del libro. All'editoria e alle librerie sono dedicate tre specifiche misure. Innanzitutto, è stato istituito un fondo di 4 milioni di euro per il 2024 destinato a finanziare l'apertura di nuove librerie da parte degli under 35 (con priorità per chi opera in aree interne, svantaggiate o prive di librerie). Un ulteriore fondo di circa 25 milioni è stato invece messo a disposizione per il 2025 (ridotto a 5,2 milioni per il 2026) per l'acquisto di libri da parte di biblioteche pubbliche ed enti culturali. È previsto inoltre anche un marchio di “libreria di qualità”, riservato alle librerie che offrono servizi innovativi e promozioni culturali. Per ottenerlo le librerie dovranno essere necessariamente iscritte all’albo. Il marchio è rinnovabile ogni tre anni.
Per quanto riguarda il comparto giornalistico 10 milioni di euro sono stati stanziati per il 2025 per ampliare l’offerta culturale dei quotidiani cartacei integrando le sezioni dedicate alla cultura.
Grande attenzione è rivolta infine alla promozione della digitalizzazione del patrimonio librario e dell'alfabetizzazione digitale.
--> Al fine di promuovere la digitalizzazione del patrimonio librario Halley Informatica mette a disposizione degli enti la versione digitale dei testi editi. Clicca qui per visualizzare tutti i volumi disponibili.
La cooperazione con il Mediterraneo
Grazie a progetti con l'Africa e il Mediterraneo il decreto punta anche ad una cooperazione internazionale in questo settore. Proprio per questo viene istituita una Unità di Missione specifica per coordinare le iniziative e promuovere il dialogo tra gli enti dei diversi Stati.
La rigenerazione culturale delle periferie urbane e delle aree interne e svantaggiate
Per ottenere una rigenerazione culturale delle periferie si è pensato invece a iniziative culturali che coinvolgano le comunità locali al fine di trasformare le aree degradate in poli culturali. Inoltre, sono previsti interventi mirati a valorizzare anche in queste aree le biblioteche, potenziandone i servizi offerti e promuovendo la lettura, gli archivi e gli istituti storici e culturali.
Proprio per questo è bene sottolineare che i fondi destinati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale non sono pignorabili secondo l’Art.9. Lo stesso infatti recita: "Al fine di tutelare il patrimonio culturale, non sono soggetti a esecuzione forzata i fondi del Ministero della cultura destinati, in forza di una norma di legge o di un provvedimento amministrativo, a un pubblico servizio per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale".
Il decreto interviene anche sulle Carte Giovani
Vengono definite le modalità d'uso per:
Gli esercenti presso i quali saranno utilizzate le carte, per ottenere il rimborso, dovranno trasmettere le fatture d'acquisto tramite servizio di fatturazione elettronica alla PA entro 90 giorni dalla conclusione dell'iniziativa per garantire una gestione trasparente del servizio. Per il vecchio Bonus Cultura 18app, le fatture relative alle edizioni precedenti devono essere inviate entro il 31 marzo 2025.
Eventi dal vivo e SCIA
Il decreto rende strutturale la semplificazione per gli spettacoli dal vivo introdotta nel periodo dell’emergenza Covid e poi prorogata dai precedenti Decreti Milleproroghe.
A decorrere dal 1° gennaio 2025 per chi organizza eventi dal vivo come concerti o spettacoli con al massimo 2mila spettatori sarà sufficiente presentare la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) allo sportello unico per le attività produttive (SUAP) per ottenere l’autorizzazione a procedere. Le attività culturali di teatro, musica, danza e musical, nonché le proiezioni cinematografiche devono svolgersi in un orario compreso tra le ore 08.00 e le ore 01.00 del giorno successivo. La SCIA sostituisce ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato.
Sono esclusi dalla semplificazione solo i casi in cui sussistono vincoli ambientali, paesaggistici o culturali nel luogo in cui si svolge lo spettacolo.
--> Per approfondire alcuni aspetti:
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
Ministro per la Pubblica Amministrazione – 24 marzo 2025
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Ministero dell'Economia e delle Finanze - Circolare 3 febbraio 2025, n. 2
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