Risposta del Dott. Angelo Maria Savazzi
QuesitiUn ex dipendente ha subito un procedimento disciplinare a seguito di condanna per il reato di abuso d'ufficio per il quale gli è stata irrogata una sanzione disciplinare. Essendo ora abrogato il reato di abuso d'ufficio l'ex dipendente ha chiesto e ottenuto la revoca di cui all'art. 673 c.p.p. della sentenza di condanna. L'interessato chiede se sia possibile l'annullamento del procedimento disciplinare nonché la rifusione delle spese legali per le quali l'Ente aveva già espresso il gradimento.
Poiché il procedimento disciplinare si era concluso con l'irrogazione di una sanzione e, successivamente, il procedimento penale viene definito con la revoca della condanna perché il fatto non costituisce illecito penale, l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ad istanza di parte da proporsi entro il termine di decadenza di sei mesi dall'irrevocabilità della pronuncia penale, riapre il procedimento disciplinare per modificarne o confermarne l'atto conclusivo in relazione all'esito del giudizio penale.
Infatti, qualora un fatto o un comportamento non abbia rilevanza penale non è detto che non possa avere invece una rilevanza di natura disciplinare e spetta all’UPD valutare ciò.
10 marzo 2025
Dott. Angelo Maria Savazzi
Parole chiave: sanzione disciplinare, condanna, reato abuso d’ufficio, abrogazione, revoca sentenza condanna, annullamento procedimento disciplinare, rifusione spese legali
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