Canone unico patrimoniale per le aziende titolari del solo contratto di vendita gas/energia elettrica alla clientela finale
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
QuesitiUn cittadino ci richiede l'occupazione di suolo pubblico per l'installazione di un casellario postale con più nominativi all'esterno della proprietà, in quanto residenti in un contesto di corte e i postini non riescono ad identificare i destinatari anche a causa di continue liti, che impediscono l'accesso diretto alle abitazioni di tutti. La concessione è per sempre? E’ dovuta a priori? E’ passibile del relativo pagamento? Chi la rilascia?
Qualunque occupazione di suolo pubblico è soggetta alla preventiva concessione rilasciata dal proprietario dell’area, ciò a prescindere dal pagamento o meno della occupazione.
Questo è il principio generale applicabile alla questione sollevata. Per quanto riguarda la concedibilità dell’area per tale finalità, sicuramente non rientra nella previsione normativa la sua obbligatorietà del rilascio ma resta limitata alla volontà dell’Amministrazione ed al regolamento vigente applicato dal singolo Comune. Stesa cosa vale per le metodologie di calcolo o di esenzione dal pagamento del canone unico.
Né tantomeno può essere motivo di obbligatorietà al rilascio della concessione le norme specifiche previste per la collocazione delle cassette postali, rinvenibili nel Decreto Ministeriale del 09 Aprile 2001 del Ministero delle Comunicazioni, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.95 del 24/04/2001, in base al quale «le cassette devono essere collocate al limite della proprietà, sulla pubblica via o comunque in luogo liberamente accessibile, salvi accordi particolari con l’ufficio postale di distribuzione». Tale norma implica, infatti, un adempimento per il privato e non un obbligo per il Comune di accettare l’installazione delle cassette postali sulle aree pubbliche.
17 marzo 2025
Dott. Luigi D’Aprano
Parole chiave: suolo pubblico, occupazione, casellario postale
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