La durata della correzione degli elaborati nei concorsi pubblici non è censurabile

Consiglio di Stato, sentenza n. 605/2025

Servizi Comunali Dotazione organica Procedure selettive

05 Marzo 2025

Secondo la settima sezione del Consiglio di Stato, sentenza n. 605/2025, nei ricorsi sugli esiti di procedure concorsuali non può formare oggetto di censura la brevità dei tempi impiegati dalla commissione esaminatrice per correggere tutti gli elaborati. 

Nel caso in esame il candidato ha impugnato il provvedimento di nomina della commissione, la relazione finale con i verbali e il decreto di approvazione degli atti. La settima sezione dichiara infondato il motivo e respinge l’appello. I giudici analizzano la censura relativa al tempo impiegato dai commissari nell’attività di valutazione dei titoli dei candidati, per concludere come dall’appellante non fosse arrivato alcun elemento concreto da cui poter desumere che i commissari non avessero dedicato tempi adeguati al vaglio della documentazione prodotta. 

Da qui il principio secondo cui nei ricorsi aventi ad oggetto gli esiti di procedure concorsuali non può formare materia di censura l’asserita eccessiva brevità dei tempi impiegati dalla commissione esaminatrice per correggere tutti gli elaborati.


Fonte: Giustizia Amministrativa

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