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Ministro per la Pubblica Amministrazione – 30 giugno 2025
Risposta al quesito del Dott. Fabio Venanzi
QuesitiPuò un dipendente titolare di posizione organizzativa in convenzione ex art. 14 Tuel con un altro comune chiedere di espletare la propria attività lavorativa in 4 giorni settimanali (18+18)? In caso negativo, deve chiedere l'autorizzazione all'orario flessibile in entrata e/o in uscita o può farlo liberamente attestando la sua presenza attraverso le timbrature?
Come precisato dall’Aran, il personale incaricato delle posizioni organizzative è tenuto ad effettuare prestazioni lavorative settimanali non inferiori a 36 ore, mentre non sono retribuite le eventuali prestazioni ulteriori che gli interessati potrebbero aver effettuato, senza diritto ad eventuali recuperi, in relazione all’incarico affidato e agli obiettivi da conseguire. L’orario minimo settimanale, pertanto, deve essere soggetto alla vigente disciplina relativa a tutto il personale dell’ente e agli ordinari controlli sulla relativa quantificazione.
Il vigente contratto di lavoro, in particolare, non attribuisce né al datore di lavoro né al dipendente il potere o il diritto alla autogestione dell’orario settimanale.
Pertanto l’Ente potrà accordare al lavoratore una flessibilità oraria, nell’ambito della disciplina generale applicabile a tutti i lavoratori dell’Ente.
Non appare possibile un orario “libero” rilevato dalle timbrature, lasciato alla sola discrezionalità dell’interessato.
Dott. Fabio Venanzi 10 aprile 2018
Ministro per la Pubblica Amministrazione – 30 giugno 2025
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
ARAN – Orientamento applicativo Comparto istruzione e ricerca pubblicato in data 12 giugno 2025 – Id: 34591
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
Modello personalizzabile
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