Conservazione a residui di trasferimenti correnti e contributi agli investimenti

Per quanto concerne i trasferimenti correnti (contributi assegnati dal Comune in assenza di controprestazione) il paragrafo 5.2, lettera c), del principio contabile applicato n. 4/2 prevede che la relativa spesa vada imputata nel medesimo esercizio finanziario in cui viene adottato l’atto amministrativo di attribuzione del contributo (ovvero nei diversi esercizi espressamente previsti per la sua erogazione, nel caso in cui ciò sia previsto dall’atto amministrativo di attribuzione); in ogni caso i corrispondenti impegni, se non pagati entro l’esercizio di imputazione, vanno conservati come residui passivi (articolo 190 del TUEL, in forza del quale costituiscono residui passivi le somme impegnate e non pagate entro il termine dell'esercizio).

Quanto sopra è da ritenere valido anche per i contributi agli investimenti, che sono contabilizzati al titolo 2 della spesa: la lettera c) del sopra ricordato paragrafo 5.2 precisa infatti che per detti contributi vanno osservate le stesse modalità di contabilizzazione previste per i trasferimenti correnti.

8 aprile 2025                                                                                                  

Dott. Ennio Braccioni

Parole chiave: contabilizzazione, trasferimenti correnti, contributi agli investimenti, residui

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