MATERIALE WORKSHOP: LA GESTIONE CONTABILE DEGLI ENTI LOCALI: IL RUOLO DI COORDINAMENTO DEL SEGRETARIO COMUNALE
Sintesi dell'intervento della Dott.ssa Elena Brunetto
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
QuesitiIn fase di iscrizione TARI, mi è stato segnalato l'avvio di un'attività di acconciatore(parrucchiera) in un immobile A/3 (abitazione principale della stessa), senza cambio di destinazione d'uso, in base all'art. 2, c. 3 della Legge 174/2005. Chiedo se tale attività sia effettivamente ammessa, se vi siano vincoli urbanistici o igienico-sanitari da rispettare e se servano verifiche preventive da SUAP, ASL o Ufficio Tecnico.
Ai fini Tari, siccome tale attività viene svolta al piano terra, sebbene si tratti di un immobile unico, sarebbe possibile tassare come utenza non domestica soltanto la superfice adibita allo svolgimento dell’attività e continuare a tassare come utenza domestica la restante superficie?
Il comma 641 della legge 147/2013 prevede come presupposto l’applicazione del tributo ai locali ed aree scoperte, prescindendo con tale definizione dalle effettive unità immobiliari censite al catasto e concentrandosi, altresì, sul concetto di superfici tassabili. Ciò premesso, un locale può essere anche suddiviso in due diverse utenze qualora sia possibile oggettivamente individuare i due distinti utilizzi del medesimo. Appare quindi corretto ripartite la superficie destinata ad attività da tassare come utenza non domestica, rispetto a quella destinata a residenza del titolare, tassata come utenza domestica.
06 maggio 2025
Dott. Luigi D’Aprano
Parole chiave: attività, parrucchieria, abitazione privata
Per i clienti Halley: ricorrente n.QT1858, sintomo n. QT1934
Sintesi dell'intervento della Dott.ssa Elena Brunetto
INPS – 5 giugno 2025
Risposta dell'Avv. Lorella Martini
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