Possibilità di convocare il Consiglio Comunale con modalità ordinaria ma urgente

La disciplina in materia è rimessa alla regolamentazione di ogni ente in base al rinvio operato dall'art. 38, comma 2, del T.U.O.E.L. 267/2000 al regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, 'nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto'.

In genere, la convocazione d’urgenza determina una riduzione dei tempi (fino a 24 ore prima dell’adunanza rispetto agli ordinari termini previsti, di solito cinque giorni liberi) e/o la semplificazione delle modalità di convocazione.

Per il termine ridotto previsto per la convocazione d'urgenza può farsi ricorso solo in presenza di motivi che la giustificano (in tal senso, cfr. T.A.R. Toscana, 16.11.1979, n. 1277)

Occorre evidenziare che per atti urgenti sono da considerarsi non solo quelli che presentano scadenze fissate dalla legge, ma anche quelli che comportano un rilevante danno per l'amministrazione nel caso di mancata adozione e il cui ritardo non sia imputabile a difetto di diligenza imputabile all’amministrazione.

Come rilevato nei vari pareri ministeriali in materia, la valutazione della necessità dell'atto è rimessa all'apprezzamento dell'organo che deve emanarlo, che ne assume la relativa responsabilità politica e amministrativa.

Ovviamente, se la seduta è convocata d'urgenza (fermi restando i relativi motivi che siano di effettiva urgenza) non si rispettano i termini (più ampi) della convocazione ordinaria.

08 maggio 2025

Dott. Eugenio De Carlo

Parole chiave: consiglio comunale, urgente, ordinaria, convocazione

Per i clienti Halley: ricorrente n. QS3449, sintomo n. QS3519