Avviso Misura 1.4.4 - Estensione dell'utilizzo dell'anagrafe nazionale digitale (ANPR) - Adesione allo Stato Civile digitale (ANSC) - Comuni (luglio 2025): disponibili 4.1 milioni di euro
Dipartimento per la trasformazione digitale – 2 luglio 2025
Risposta di Andrea Dallatomasina
QuesitiSi chiede di accertare la pertinenza di una richiesta pervenutaci nel mezzo di una disputa tra fratelli, per cui è in corso un procedimento avanti il Tribunale.
Un cittadino italiano (non residente nel nostro Comune) chiede di identificare chi, oltre alla madre, egli presume essere domiciliata presso l'abitazione e sconosciuta all'Anagrafe, in quanto sostiene ci sia una badante.
Il richiedente in questione è comproprietario della casa insieme al fratello e madre.
La Legge 24 dicembre 1954, n. 1228, all’oggetto “Ordinamento delle anagrafi della popolazione residente” dispone all’articolo 4 che “L'ufficiale d'anagrafe provvede alla regolare tenuta dell'anagrafe della popolazione residente ed è responsabile della esecuzione degli adempimenti prescritti per la formazione e la tenuta degli atti anagrafici. Egli ordina gli accertamenti necessari ad appurare la verità dei fatti denunciati dagli interessati, relativi alle loro posizioni anagrafiche, e dispone indagini per accertare le contravvenzioni alle disposizioni della presente legge e del regolamento per la sua esecuzione.
Egli invita le persone aventi obblighi anagrafici a presentarsi all'ufficio per fornire le notizie ed i chiarimenti necessari alla regolare tenuta della anagrafe. Può interpellare, allo stesso fine, gli enti, amministrazioni ed uffici pubblici e privati.”
Il successivo articolo 5 comma 1 della Legge 24 dicembre 1954, n. 1228, dispone “L'ufficiale d'anagrafe che sia venuto a conoscenza di fatti che comportino la istituzione o la mutazione di posizioni anagrafiche, per i quali non siano state rese le prescritte dichiarazioni, deve invitare gli interessati a renderle.”
Il dPR 30 maggio 1989, n. 223, all’articolo 15, rubricato come “Accertamenti di ufficio in caso di omessa dichiarazione delle parti”, al comma 1 dispone “Qualora l'ufficiale di anagrafe accerti, a seguito delle indagini di cui all'articolo 4 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, che non siano state rese, per fatti che comportino l'istituzione o la mutazione di posizioni anagrafiche, le prescritte dichiarazioni di cui all'articolo 13 del presente regolamento, deve invitare gli interessati a renderle.”
Quindi, fatte le opportune premesse, il compito dell’ufficiale d’anagrafe è quello di stabilire se persone che abitano in un determinato immobile in modo stabile siano soggette o meno a rendere la dichiarazione prevista dall’articolo 13 comma 1 lettera a) del dPR 30 maggio 1989, n. 223.
Si consiglia di richiedere un appurato accertamento agli appartenenti ai corpi di polizia municipale o di altro personale comunale che sia stato formalmente autorizzato e, se dovesse essere confermata l’eventuale dimora abituale, invitare l’interessato a rendere la prevista dichiarazione.
12 Maggio 2025
Andrea Dallatomasina
Parole chiave: identificazione, anagrafe, dichiarazione, dimora
Per i clienti Halley: ricorrente n. QD3787, sintomo n. QD3824
Dipartimento per la trasformazione digitale – 2 luglio 2025
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
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