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Risposta del Dott. Luigi Oliveri
Gli incentivi tecnici nel nuovo Codice dei contratti pubblici dopo le modifiche apportate dal Decreto Correttivo
Servizi Comunali Questo articolo è visibile in 7 categorie.
Il nuovo codice dei contratti pubblici, Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36 come modificato dal D.lgs. 31 dicembre 2024, n. 209, ha introdotto all’articolo 45 modifiche significative alla disciplina in materia di incentivi tecnici, ridefinendo:
Il Correttivo di cui al d.lgs. n. 209/24 - secondo la lettura fornita anche dall’ANCI - ha modificato la disciplina legale con l’effetto di comprendere nell’ambito dei destinatari degli incentivi anche le figure dirigenziali e di valorizzare le figure dei responsabili di fase, come precisato anche dal recente parere del MIT del 30.1.25 (“…Pertanto, nell’atto dell’Ente che disciplina la ripartizione degli incentivi dovranno anche essere individuate, in diminuzione della quota d'incentivo spettante al RUP ed in dettaglio, le quote da destinarsi ai responsabili di procedimento di fase sulla base dell’ampiezza dei compiti loro attribuiti nella singola procedura. Per la domanda … se sia possibile modificare le attività dello stesso Allegato I.10 mediante la previsione dei responsabili del procedimento per le fasi previste dal co. 4 art. 15 d.lgs 36/2023, la risposta è negativa in quanto l’elenco di cui all’allegato I.10 è tassativo”).
Le attività del RUP e le fasi
Attività del RUP
Le attività del RUP riguardano tutte le competenze che gli vengono attribuite da specifiche disposizioni del codice e, in ogni caso, egli svolge tutti i compiti relativi alla fase di affidamento che non siano specificatamente attribuiti ad altri organi o soggetti, oltre a quelle previste dall’art.6 all’All. I.2 al Codice.
In particolare, la vigente disciplina distingue le seguenti fasi e correlate attività di seguito richiamate.
Fase ed attività di programmazione
Fase ed attività di progettazione
Fase ed attività di affidamento
Fase ed attività di esecuzione
Le modifiche del nuovo Codice
Le modifiche mirano a incentivare l’impiego di risorse interne, riducendo il ricorso a consulenze esterne e valorizzando il personale tecnico degli enti locali.
In particolare, esse chiariscono che gli incentivi sono destinati:
Le attività tecniche che possono essere oggetto di incentivo comprendono, tra le altre:
Misura dell’incentivo e destinazione delle risorse
Gli incentivi sono calcolati in base a una percentuale che può raggiungere il 2% dell’importo dei lavori, servizi e forniture, IVA esclusa.
Il riparto delle risorse avviene secondo le seguenti proporzioni:
Inoltre, la quota del 20% può essere utilizzata per:
La disciplina comunale in materia
Come precisato dal Presidente dell’ANAC nel comunicato del 16 maggio scorso, “Il nuovo quadro normativo, quindi, non impone più l’adozione di un apposito regolamento e la costituzione di un apposito fondo quale condizione essenziale ai fini del riparto degli incentivi, ma dispone che le amministrazioni si regolino, in tale ambito, secondo i propri ordinamenti".
Invero, l’ANAC si era già espressa sulle tematiche in questione con il parere di funzione consultiva n. 14 del 9 aprile 2025.
Pertanto, gli enti locali potranno procedere ad adeguare i rispettivi ordinamenti alle novità in materia, tenuto conto sia dei vari pareri espressi dal MIT che dall’ANAC in tema di incentivi tecnici, compreso quello, da ultimo, espresso dall’Autorità anzidetta nel comunicato prima richiamato.
A quest’ultimo riguardo, quindi, la bozza di disciplinare e le unite tabelle costituiscono utili elementi di confronto e di supporto per intervenire a disciplinare la materia degli incentivi tecnici, fatte salve e tenute in debito conto le specificità, le caratteristiche e le esigenze che, in modo differenziato, presentano le varie realtà locali.
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* Si precisa che tutti i moduli personalizzabili pubblicati gratuitamente con il logo de “La Posta del Sindaco” sono stati realizzati da consulenti per il nostro portale al fine di contribuire a fornire indicazioni utili e pratiche agli enti e alla pubblica amministrazione e con l’intento di offrire ausili a favore della cosa pubblica.
La Posta del Sindaco declina ogni implicazione per l’utilizzo dei moduli pubblicati, che è e rimane sottoposto al vaglio attento e alla responsabilità esclusiva del fruitore che è tenuto a compiere ogni verifica e ad adattarlo al proprio fabbisogno.
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta della Dott.ssa Ylenia Daniele
Albo nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali – Circolare 28 febbraio 2025, Prot n. 3026
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