Matrimonio di cittadini stranieri, non residenti, che intendono sposarsi in comune con rito Evangelico Valdese

Risposta della Dott.ssa Roberta Mugnai

Quesiti
di Mugnai Roberta
30 Maggio 2025

Due cittadini stranieri (Rep. Ceca), non residenti, intendono sposarsi in comune con rito Evangelico Valdese. Hanno presentato il certificato di capacità matrimoniale formato standard multilingue. Com'è la procedura da seguire? Vanno fatte le pubblicazioni, anche per procura di una sola persona o per entrambi, e quante marche da bollo? Possono sposarsi in qualsiasi luogo?

Risposta

Lo Stato italiano ha stipulato con la Tavola Valdese (organo di rappresentanza della Chiesa Evangelica Valdese) un’intesa il 21.02.1984, approvata con legge n.449/84 (con due sottoscrizioni in modifica il 25.01.1993 approvata con legge n.409/93 e il 04/04/2007 approvata con legge n.68/2009).

La stipula delle intese consente alle confessioni religiose di derogare alla disciplina prevista dalla legge 24 giugno 1929 n.1159 sui culti ammessi (ovvero quelli che non contrastano con l’ordinamento giuridico italiano) e di celebrare un’unica cerimonia di matrimonio che avrà anche effetti civili, dopo una procedura di pubblicazioni di matrimoni con una richiesta del ministro di culto ed una procedura leggermente differente dall’ordinario.

Nel caso proposto nel quesito, però, i due cittadini della Repubblica Ceca non sono residenti in Italia e, pertanto, non sono tenuti alle pubblicazioni di matrimonio. Di conseguenza si formerà un semplice verbale (modulo n. 5 dell’allegato B al Decreto Ministeriale del 5 aprile 2002) alla presenza e con la sottoscrizione dei cittadini stranieri (o con un procuratore speciale per uno o per entrambi i nubendi), modificato inserendo la lettura degli art.143, 144 e 147 del Codice Civile (come da accordo previsto nell’intesa con la Tavola Valdese).

Il verbale può essere redatto anche il giorno stesso del matrimonio e non necessita di nessuna marca da bollo, perché la marca deve essere apposta sull’avviso che viene inserito nell’albo online (le pubblicazioni di matrimonio appunto), ma in questo caso le pubblicazioni non si devono fare.

Al momento della redazione del verbale gli sposi produrranno l’originale dei certificati di capacità matrimoniale e una richiesta di nulla osta da parte del Ministro di culto della Chiesa Valdese con allegata copia del suo decreto ministeriale di nomina.

Al termine del verbale l’Ufficiale dello stato civile deve rilasciare un nulla osta in doppio originale che, oltre a precisare che la celebrazione nuziale seguirà secondo le norme del rito prescelto e nel comune indicato dagli sposi (che in questo caso, non essendo gli sposi residenti in Italia, sarà necessariamente quello nel quale viene redatto il verbale), deve attestare che a questi ultimi è stata data lettura e spiegazione degli art. 143, 144 e 147 c.c.

Per quanto riguarda la celebrazione, quello che interessa l’Ufficiale dello stato civile è soltanto che sia avvenuta nel territorio del Comune di competenza.

Dopo la celebrazione del matrimonio il ministro di culto davanti al quale è avvenuta la celebrazione, allega uno degli originali del nulla osta all’atto di matrimonio che egli redige subito dopo la celebrazione per l’inoltro all’Ufficiale dello stato civile competente per la trascrizione, cioè quello del comune nel quale è stato celebrato il matrimonio.

La trasmissione dell’atto di matrimonio originale e di uno dei nulla osta deve avvenire entro cinque giorni.

L’Ufficiale dello Stato Civile provvede alla trascrizione del matrimonio in parte II serie A e ne dà assicurazione per scritto al ministro di culto.

Una considerazione finale: se per cittadini stranieri non residenti, si intende non residenti nel proprio comune, ma residenti in altro comune italiano, allora i futuri sposi sono tenuti alle pubblicazioni di matrimonio (anche se è residente uno solo degli sposi) da redigersi con la lettura degli articoli di legge relativi al matrimonio (come testé indicato) nel comune nel quale hanno la residenza e il comune di celebrazione riceverà l’atto di matrimonio con allegato il nulla osta al matrimonio rilasciato dall’ufficiale dello stato civile che ha eseguito le pubblicazioni.

29 Maggio 2025

Dott.ssa Roberta Mugnai

 

Parole chiave: matrimonio, stranieri, residenti, Valdese

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