Membro di commissione concorso con partita IVA e eventuale fattura per compenso

Risposta del Dott. Massimo Monteverdi

Quesiti
di Monteverdi Massimo
31 Maggio 2025

L'Ente si trova nella necessità di retribuire un membro esterno di commissione di concorso, nello specifico si tratta di un titolare di P.IVA. Si chiede se questo é obbligato a emettere fattura per la liquidazione del compenso.

Risposta

L’art. 50, c. 1, lett. f), D.P.R. n. 917/1986 dispone che sono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente:

"f) le indennità, i gettoni di presenza e gli altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni, dalle province e dai comuni per l'esercizio di pubbliche funzioni, sempreché le prestazioni non siano rese da soggetti che esercitano un'arte o professione di cui all'articolo 49, comma 1 (ora art. 53, c. 1), e non siano state effettuate nell’esercizio di impresa commerciale, nonché i compensi corrisposti ai membri delle commissioni tributarie, agli esperti  del  tribunale di sorveglianza, ad esclusione di quelli che per legge devono essere riversati allo Stato, e ai magistrati onorari del contingente ad esaurimento confermati ai sensi dell'articolo 29  del  decreto legislativo 13 luglio 2017, n. 116".

I compensi in questione, come precisato dal Ministero delle Finanze, con circolare n. 326/E del 23 dicembre 1997, con una elencazione solo esemplificativa, sono "quei compensi e indennità più comunemente denominati gettoni di presenza, a chiunque corrisposti dalle amministrazioni statali e dagli enti territoriali sopra menzionati per l'esercizio di pubbliche funzioni".

Possono dunque rientrarvi i compensi corrisposti per la partecipazione alle commissioni di concorso.

Nel caso di lavoratori autonomi, dunque, come ha ricordato la stessa Agenzia delle Entrate:

"(…) i compensi percepiti per l'esercizio di pubbliche funzioni, anche se corrisposti dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni, rimangono comunque attratti nell'ambito del reddito di lavoro autonomo se il percettore esercita un'arte o professione ai sensi dell'articolo 53, comma 1, del "nuovo" Tuir (corrispondente al precedente articolo 49 in vigore sino al 31 dicembre 2003).

Da tale attrazione deriva, come ovvia conseguenza, l'obbligo di fatturazione del compenso in capo al professionista con applicazione sullo stesso dell'imposta sul valore aggiunto e della ritenuta d'acconto, oltre al calcolo degli ordinari contributi previdenziali propri della categoria professionale di appartenenza."

29 maggio 2025

Dott. Massimo Monteverdi

 

Parole chiave: liquidazione, compenso, membro, commissione, esterno, partita iva, fattura

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