Congedo parentale per padre dipendente pubblico e madre dipendente privata e fruizione in contemporanea

Innanzitutto, il padre può usufruire del congedo parentale anche se la madre non ha concluso il congedo obbligatorio.

Inoltre, il padre deve usufruire del congedo di paternità obbligatorio (ex art. 27-bis, D.Lgs. n. 151/2001) dai due mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i cinque mesi successivi.

Nessun problema, dunque, a utilizzare il congedo parentale se non si è ancora utilizzato il congedo di paternità.

Quanto al trattamento economico, si deve innanzitutto partire dal fatto che la madre terminerà il congedo obbligatorio nel corso del 2025.

Si applicano, in questo caso, le disposizioni della Legge di bilancio 2025.

Il congedo parentale è regolato dall’art. 32, D.Lgs. n. 151/2001.

Il diritto di astenersi dal lavoro compete:

a) alla madre lavoratrice, dopo la maternità obbligatoria, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi;

b) al padre lavoratore, dalla nascita del figlio, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi.

Complessivamente, però, sommando i periodi utilizzati dal padre e dalla madre, il congedo non può superare undici mesi.

In ogni caso, il congedo può essere utilizzato alternativamente dai due genitori: quando è in congedo uno, non può esserlo l’altro.

Per quanto riguarda il trattamento economico, valgono le seguenti regole per i dipendenti pubblici:

- primi 30 giorni retribuiti al 100%

- secondo mese retribuito all’80%

- terzo mese retribuito all’80% (solo nel caso in cui la maternità obbligatoria termini dopo il 31.12.2024)

- i periodi rimanenti sono retribuiti al 30%.

10 giugno 2025

Dott. Massimo Monteverdi

Parole chiave: congedo, parentale, dipendente, privato, calcolo, trattamento economico, fruizione, contemporaneamente.

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