Protocollazione richiesta presentata da un privato e inoltrata da un professionista delegato
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta al quesito del Dott. Agostino Pasquini
QuesitiSi è presentato allo sportello un cittadino presentando richiesta di residenza nel nostro Comune, a seguito di acquisto di un immobile, lo stesso però già prima del suo acquisto era stato dichiarato tramite ordinanza inagibile e inabitabile. Ad oggi sentito l'Ufficio Tecnico ha confermato ancora in essere tale ordinanza e che potrà essere revocata solo a seguito dell'effettuazione di lavori di consolidamento per rendere lo stabile agibile.
Vista la situazione devo rispondere al cittadino che la sua pratica non può essere accolta fino a che non sia revocata l'ordinanza di inagibilità e inabitabiltà?
La norma che rende nulla l’iscrizione anagrafica non riguarda l’inagibilità dell’immobile, ma l’occupazione abusiva.
Se cioè il cittadino pur dimorando abitualmente in un alloggio lo ha occupato abusivamente, anche se l’alloggio è perfetto, da un punto di vista urbanistico, non può avere la residenza a quell’indirizzo.
Qui se ho ben capito il quesito, la persona abita in un alloggio nella sua disponibilità, ma inagibile; quindi non ha occupato la casa di qualcuno che non vuole.
Detto questo, da un punto di vista anagrafico, la situazione è simile a quella di una persona che abita in una grotta o in una villa costruita abusivamente sulla spiaggia, dove non potrà mai avere né l’agibilità statica né tantomeno l’abitabilità.
Ora il problema però va un po’ spostato e bisogna farsi una serie di domande:
Se le tre domande hanno come risposta tre “sì”, lei non potrà che dare la residenza, almeno fin quando qualcuno non “adempirà” allo sgombero della casa inagibile.
Se il sindaco (e/o l’ufficio tecnico) tollera che la casa sia abitata, nonostante la sua ordinanza, ovviamente il problema non può essere anagrafico, ma di fare attuare l’ordinanza e poi di respingere l’istanza.
Se infatti la persona non dimora abitualmente nella casa, la residenza non potrà essere riconosciuta a quell’indirizzo, per mancanza dell’elemento oggettivo della dimora abituale, base della residenza anagrafica.
Se infine siete un comune alluvionato o terremotato e l’acquisto della casa ha come finalità quella di ottenere delle agevolazioni fiscali o dei contributi per la sua ricostruzione, con il presupposto che la stessa sia casa di abitazione, dovrà sentire con il commissariato per la ricostruzione e vedere se ci sono delle norme speciali a tutela del caso in questione, al fine di evitare comportamenti “truffaldini” che potrebbero sfociare anche in qualche figura di reato.
Dr. Agostino Pasquini 09/05/2018
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta dell'Avv. Elena Conte
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Circolare 30 maggio 2025, n. 15
Risposta della Dott.ssa Roberta Mugnai
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