Storno e riemissione fattura elettronica intestata alla biblioteca comunale anziché al comune sede legale
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
Approfondimento di Eugenio De Carlo
Servizi Comunali Segreteria comunaleApprofondimento di Eugenio De Carlo
Il Segretario comunale: figura storica, ancora attuale, specie per i comuni più piccoli
Eugenio De Carlo
Mentre la proposta di legge d’iniziativa dei Sindaci “LIBERIAMO I SINDACI”, pubblicata sul sito dell’ANCI il 17 maggio scorso, all’art. 13, ripropone (e già criticata dalle organizzazioni sindacali di categoria) la figura del dirigente apicale nei Comuni con popolazione pari o superiore a 100.000 e nelle Città Metropolitane, i comuni medi e, specialmente, quelli più piccoli lamentano la difficoltà di coprire le proprie sedi con la figura del segretario comunale, ancora attuale e obbligatoria a norma dell’art. 97 TUOEL, scontando il blocco assunzionale determinato dalla riforma Madia che aveva previsto l’abolizione della figura e la mancata sostituzione dei segretari comunali intanto collocati in pensione.
L’importanza e l’infungibilità dei segretari comunali sono state da tempo affermate dall'Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani (ANPCI) che già espresse un secco no alla proposta di abolizione nell’ambito della proposta di riforma suddetta.
Se da una parte, quindi, si pone il tema del dualismo tra la figura del segretario comunale e del direttore generale nei comuni di maggiori dimensioni, dall’altra parte, nei comuni di minori dimensioni, esiste il problema di poter disporre della preziosa figura del segretario comunale, che possiede plurime competenze ed esperienze maturate nell’ambito di un percorso formativo e professionale del tutto peculiare.
Infatti, se negli enti locali più grandi, che dispongono di dirigenti, sembra avvertirsi di meno l’esigenza di contare su una figura di collaborazione giuridica e di supporto tecnico-amministrativo a 360°, in quelli più piccoli detta esigenza non appare soddisfabile con le limitate risorse umane e conoscenze disponibili, sempre più ridotte dai limiti assunzionali della spesa pubblica.
Tuttavia, l’unicità della figura e delle funzioni, a prescindere dalla dimensione dell’ente, non può né deve costituire un problema, ma il punto di partenza per approdare ad un nuovo quadro normativo e contrattuale che ridisegni la figura del segretario comunale in modo chiaro, coerente ed autorevole, tenendo nel debito conto il ruolo e i compiti che storicamente gli sono stati attribuiti e che anche il Presidente dell’Anac ha più volte sottolineato ai fini della lotta alla corruzione ed alla mala amministrazione.
Il nodo da risolvere, dunque, è il ruolo (la missione istituzionale) che, nel grande come nel medio o nel piccolo comune, le forze politiche vogliono riconoscere al Segretario comunale, quale figura deputata a compiti di controllo e di contrasto alla corruzione, autentico presidio di legalità, dotata di effettiva autonomia, eventualmente dipendente funzionalmente dall’ANAC (come in alcune proposte di riforma pure si è detto), ovvero quale rinnovata figura che, comunque, denominata, abbia compiti più spiccatamente gestionali, di amministrazione attiva, sia pure differenziati a seconda della dimensione dell’ente e della struttura burocratica di riferimento, ma svincolata dalle attività e dalle funzioni storiche di controllo della legittimità degli atti.
La scelta, in un senso o in un altro, toglierebbe dall’attuale ambito ibrido e incerto la figura del segretario comunale e comporterebbe la necessità di ridefinirne la disciplina, a partire dalle modalità assunzionali fino allo svolgimento delle funzioni in modo coerente rispetto alla missione che le si vuole dare, pur, come detto, con le opportune differenziazioni rispetto alle dimensioni ed alla tipologia dell’ente di servizio.
Il dibattito è aperto, tutte le voci interessate (amministratori locali, segretari, organizzazioni sindacali), sono più che mai chiamate a far conoscere il proprio punto di vista nell’ottica di assicurare agli enti locali la soluzione più utile al buon governo nel rispetto della legalità.
Intanto, si avverte l’esigenza disperata di molti amministratori locali che lamentano l’impossibilità di nominare segretari comunali, proprio in un momento in cui la continua evoluzione normativa e giurisprudenziale richiede, nell’ambito degli enti locali, una figura di riferimento di alta qualificazione professionale ed esperienza operativa che possa supportare gli amministratori nell’attuazione dei propri programmi politico-elettorali.
6 giugno 2018
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Ministero dell’Interno Dipartimenti per gli Affari Interni e Territoriali – Comunicato del 4 giugno 2025
Risposta del Dott. Antonio Cazzaniga
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: