Approfondimento di Matteo Barbero
Servizi Comunali SIOPE+Approfondimento di Matteo Barbero
Siope+
Matteo Berbero
Per la maggior parte dei comuni italiani si avvicina l’appuntamento con il nuovo Sistema Siope+.
Cos’è Siope+?
Si tratta di una significativa novità, destinata a rivoluzionare i rapporti fra gli enti ed i tesorieri. La materia è regolata dall’art. 14, comma 8-bis, della L. 196/2009, il quale prevede che, al fine di favorire il monitoraggio del ciclo completo delle entrate e delle spese, le amministrazioni pubbliche ordinano gli incassi e i pagamenti al proprio tesoriere o cassiere esclusivamente attraverso ordinativi informatici emessi secondo lo standard Ordinativo Informatico emanato dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), per il tramite dell’infrastruttura della banca dati Siope gestita dalla Banca d’Italia nell’ambito del servizio di tesoreria statale, e che i tesorieri e i cassieri non possono accettare disposizioni di pagamento trasmesse con modalità diverse.
In pratica, quando Siope+ sarà operativo, si invertirà l’ordine dei flussi fra enti, tesorieri e Banca d’Italia. Fino ad oggi, l’ente trasmette l’ordinativo, attraverso modalità definite in via autonoma purché siano presenti le prescritte codifiche, al tesoriere e quest’ultimo trasmette il relativo flusso alla Banca d’Italia. Con Siope+, invece, gli ordinativi dovranno essere trasmessi attraverso un’unica infrastruttura informatica alla Banca d’Italia, la quale provvederà poi a trasmetterle al tesoriere per la loro lavorazione. Ciò per consentire l’immediata acquisizione delle informazioni, riguardanti, in particolare, il pagamento delle fatture. Per questo, Siope+ modificherà profondamente anche l’utilizzo della piattaforma per la certificazione dei crediti.
Da quando scatterà il nuovo regime?
Dopo la fase iniziale di sperimentazione, Siope+ è stato dapprima applicato (dallo scorso 1° gennaio) a regioni ed enti di area vasta, poi (da aprile 2018) ai comuni maggiori (con oltre 60.000 abitanti), mentre a luglio toccherà a quelli fra 10.000 e 59.999 e ad ottobre a quelli sotto i 10.000 ed alle Asl. Dal 1° gennaio 2019, il puzzle si completerà con gli e ti sovra comunali ed i comuni terremotati e Siope+ sarà a regime. Ciò significa che, per allora, i tesorieri non potranno più accettare disposizioni di pagamento trasmesse con modalità differenti da quelle previste.
Come gestire il passaggio?
È evidente che, in molti casi, la transizione a Siope+ imporrà un profondo cambiamento e anche ingenti costi per adeguare i sistemi operativi degli enti, che dovranno essere in grado di produrre ordinativi informatici di incasso e di pagamento (OPI) secondo lo standard emanato dall’Agid. Al riguardo, proponiamo la check-list di cui alla tabella in pagina, tenendo conto del fatto che il Mef fornirà a chi ne farà richiesta un servizio gratuito sia per la produzione che per la trasmissione degli OPI.
Verificare il capitolato per il servizio di tesoreria Qualora il tesoriere non fornisca il servizio di transito degli OPI verso l’infrastruttura SIOPE+, verificare la disponibilità di un intermediario per il servizio |
Verificare con la propria software-house quando metterà a disposizione la nuova funzionalità e le eventuali necessità di cambiamenti operativi |
Effettuare test con software-house, tesoriere ed eventuale inte5rmediario. |
Operare il collaudo con Banca d’Italia |
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