Fattura o contributo?

In merito al quesito posto, si evidenzia come per individuare il trattamento tributario applicabile alle esecuzioni musicali occorre verificare se concretizzano o meno un concerto vocale o strumentale, l’Agenzia delle Entrate con la ris. N. 257/E del 20/06/2008 chiarisce che sono concerti vocali o strumentali quelle manifestazioni musicali in cui i cantanti o i musicisti, singolarmente o in gruppo, eseguono una serie di brani musicali programmati, in un luogo appositamente individuato e idoneo a consentire l’ascolto della musica da parte degli spettatori (teatri, sale concerto, impianti sportivi ecc.)

Se tali caratteristiche sono presenti le attività suddette, a differenza delle altre esecuzioni musicali, sono soggette all’aliquota ridotta del 10% sia in relazione ai corrispettivi dovuti dagli spettatori per assistervi sia alle somme dovute all’artista o al gruppo in relazione al contratto di scrittura.

Viceversa, in mancanza di tali caratteristiche, la prestazione non può qualificarsi come concerto vocale o strumentale e soggiace, quindi, all’aliquota ordinaria del 22%, in relazione sia ai corrispettivi versati dal pubblico sia ai compensi dovuti all’artista.

Pertanto alla luce di quanto su esposto, appare evidente come per poter liquidare le spese sostenute per l’evento musicale, i fornitori delle prestazioni qualora titolari di partita IVA dovranno necessariamente emettere fattura, ovvero qualora in possesso del solo codice fiscale dovranno emettere relativa ricevuta.

Dr. Vincenzo Cuzzola                29/06/2018