DURC irregolare professionista (CASSA FORENSE)

Risposta al quesito del Dott. Ennio Braccioni

Quesiti
di Braccioni Ennio
13 Luglio 2018

In seguito a durc irregolare rilasciato dalla cassa forense si sono chieste istruzioni per la liquidazione dell'importo direttamente alla cassa stessa. risposta: il durc non è obbligatorio per questa attività e non si ritiene attivabile un intervento sostitutivo. Viene lasciata libertà di decisione all'ente circa la via da seguire tra pagare il professionista o pagare la cassa.

 

 

Risposta

Per quanto riguarda i liberi professionisti, occorre distinguere il caso di professionisti, singoli o associati, che risultino anche datore di lavoro in quanto aventi personale dipendente (ed in quanto tali in possesso di una posizione INPS ed INAIL, oltre che di una o più posizioni previdenziali personali con le rispettive casse professionali) rispetto al caso del libero professionista privo di dipendenti, e quindi in possesso della sola posizione previdenziale presso la cassa previdenziale di appartenenza (come ad esempio la CASSA FORENSE  per gli avvocati o INARCASSA per gli ingegneri e gli architetti); mentre nel primo caso si richiede, all’INPS e/o all’INAIL, il rilascio del DURC, nel secondo caso potrà solamente ottenersi, da parte della competente cassa pensionistica, un certificazione di regolarità contributiva: tale certificazione, anche se di fatto riproduce contenuti sostanziali analoghi a quelli previsti per il DURC, non è idonea a produrre gli effetti che invece derivano da un DURC irregolare (segnatamente: invito a regolarizzare la posizione contributiva ed intervento sostitutivo con pagamento diretto a favore dell’Ente che vanta un credito contributivo), effetti  che sono espressamente previste nei confronti ed a favore di INPS e INAIL (nonché Cassa Edile nel caso di lavori) da norme che non paiono suscettibili di interpretazione estensiva o applicazione analogica a favore delle restanti Casse Previdenziali.

Al di fuori pertanto dei casi di vero e proprio DURC (ovviamente irregolare), non si ritiene ammissibile che il Comune proceda a pagare direttamente la Cassa previdenziale, in quanto interverrebbe in un rapporto di debito/credito intercorrente tra un soggetto privato e la sua Cassa previdenziale ed al quale l’Ente risulta del tutto estraneo, stante la mancanza di una norma specifica che autorizzi l’ente  locale a tale pagamento sostitutivo.

Dott. Ennio Braccioni 12/07/2018

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