Ambito attività vigilanza ANAC

Approfondimento di Giovanni Torselletti

Servizi Comunali Controllo ANAC
di Torselletti Giovanni
16 Marzo 2018

Approfondimento di Giovanni Torselletti                                                                     

Ambito attività vigilanza ANAC

Giovanni Torselletti

Con la direttiva programmatica del 14 marzo,  pubblicata il 18 aprile scorso, l’ANAC delinea gli ambiti di intervento della sua attività di vigilanza finalizzata a prevenire fenomeni corruttivi nei confronti dei soggetti controllati.

Saranno oggetto di particolare osservazione da parte dell’Autorità la verifica dell’attuazione delle misure per prevenire la corruzione e del rispetto degli obblighi in materia di trasparenza, in applicazione, rispettivamente, dell’ art. 1, c. 2-bis L. 190/2012 e s.m.i., dell’ art. 2-bis del d.lgs. 33/2013 e s.m.i. e dell’apposita sezione dei PTPCT e delle delibere Anac , n. 1310/2016 e n. 1134/2017, dell’osservanza delle norme riguardanti l’inconferibilità e l’incompatibilità degli incarichi, dell’attivazione degli strumenti idonei a tutelare il dipendente pubblico che segnala illeciti, del livello di vigilanza sui contratti pubblici (appalti di lavori e fornitura di beni e servizi).

Per quanto riguarda la vigilanza sui contratti pubblici, la nuova direttiva, che costituisce un aggiornamento a quelle degli anni precedenti ed è frutto delle esperienze maturate a seguito delle problematiche emerse, il controllo verterà sulle centrali di committenza e sui soggetti aggregatori, per verificare  la regolarità della loro costituzione, dell’organizzazione e del funzionamento, il grado di soddisfazione delle Amministrazioni aderenti alle varie iniziative assunte e l’efficienza delle stesse. Saranno inoltre particolarmente monitorate le concessioni di servizi al fine di verificarne efficienza e criticità, nell’ottica di identificare potenziali parametri di valutazione (elementi e sub-elementi di cui all’art.95 del d.lgs.50/2016) da prevedere in bandi-tipo basati sulla OEPV, di cui all’art.95 del codice, in vista di nuove gare.

 

Per quanto riguarda gli appalti, in particolare, le risultanze dell’attività pregressa  suggeriscono di focalizzare l’attenzione sull’utilizzo dell’istituto dell’avvalimento per evitare che venga usato con finalità “elusive” delle disposizioni normative vigenti o delle previsioni dei bandi di gara, sulla legittimità del ricorso alle varianti, sul rispetto dei principi regolanti l’affidamento degli incarichi di progettazione, sulle motivazioni addotte dalle stazioni appaltanti per  gli affidamenti in deroga alle procedure ordinarie, sul rispetto delle norme previste per la suddivisione in lotti, sugli affidamenti diretti senza gara, sull’aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla legittimità di lunghi periodi di sospensione dei lavori, sulle conseguenze di eventuali accordi transattivi, sui subappalti, con particolare riguardo ai settori più esposti all’infiltrazione malavitosa. 

16 marzo 2018

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