Istruzioni per le operazioni degli uffici di sezione istituiti presso l’Ufficio centrale e gli Uffici decentrati per la circoscrizione Estero.
Ministero dell’Interno - Pubblicazione n.4 - Referendum popolari - Ed.2025
Risposta al quesito del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiUn comune limitrofo chiede, nel più ampio spirito di collaborazione tra enti, di autorizzare il nostro operatore di PM a prestare servizio in occasione di una importante manifestazione che si terrà dal 1/09 al 11/09 per complessive 18 ore settimanali, specificando che l'operatore non verrà in alcun modo retribuito e che pari ore saranno rese da un proprio operatore non appena questo Comune ne ravvisasse la necessità.
Si chiede se tale collaborazione si deve intendere come un comando del dipendente presso il comune richiedente predisponendo un'apposita determinazione oppure se si configura solo come una mera autorizzazione all'utilizzo dell'operatore.
L’ipotesi in questione non è inquadrabile né nella forma della gestione associata del servizio (art. 30 TUEL) né in quella del coutilizzo di personale (art. 14 CCNL 22.1.2004), per cui potrebbe rientrare nelle forme di accordi di programma (art. 31 TUEL) o di collaborazione (art. 15 L. 241/1990) che consentono alle PPAA di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune.
Pertanto, le giunte dei due enti potranno approvare apposite intese di collaborazione sullo scambio di personale, regolando i reciproci rapporti giuridici e finanziari.
Ciò premesso, in ordine all’impiego del personale questo potrò avvenire mediante coutilizzo art. 14 CCNL 22.1.2004 (con retribuzione corrisposta per la quota di utilizzo da parte di ciascun ente o rimborso in favore di quello che paga l’intera retribuzione, secondo gli accordi), mediante comando (con rimborso del trattamento fondamentale all’ente di appartenenza da parte di quello di utilizzo e del salario accessorio da parte di quest’ultimo, salvo diverso accordo), mediante art. 53 TUPI per le ore aggiuntive svolte al di fuori dell’orario di lavoro presso l’ente di appartenenza, con corresponsione delle somme per dette ore aggiuntive a carico dell’ente utilizzatore.
L’ipotesi di fruire di prestazioni di personale di altro ente con compensazione in relazione all’utilizzazione di personale dell’ente utilizzatore da parte dell’ente concedente appare in concreto di difficile attuazione, fatto salvo che gli enti, nell’ambito degli accordi predetti, senza pregiudizio retributivo, previdenziale ed assicurativo del personale utilizzato, riescano a raggiungere intese idonee a soddisfare i rispettivi fabbisogni, regolando puntualmente nelle intese i reciproci obblighi.
Dr. Eugenio De Carlo 24/08/2018
Ministero dell’Interno - Pubblicazione n.4 - Referendum popolari - Ed.2025
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Risposta del Dott. Angelo Maria Savazzi
Risposta di Andrea Dallatomasina
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