Registrazione concessioni cimiteriali

Risposta al quesito del Dott. Eugenio De Carlo

Quesiti
di De Carlo Eugenio
04 Ottobre 2018

Vorrei un chiarimento in merito alla registrazione di una concessione cimiteriale. Solitamente non registriamo le concessioni cimiteriali, a meno che l'importo della concessione non sia pari o superiore a 8.400,00 euro e, quindi, l'ammontare dell'imposta, che si ottiene calcolando il 2% dell'importo della concessione stessa, risulti superiore alle 200,00 euro. Mi si è prospettata la registrazione di una concessione cimiteriale di una tomba di famiglia, il cui valore, indicato sul contratto, supera le 50.000,00 euro. Non essendo, pertanto, in questo caso, possibile ricorrere alla scrittura privata registrabile in caso d'uso, abbiamo predisposto la concessione cimiteriale nella forma dell'atto pubblico, anziché in quella della scrittura privata, specificando sulla modulistica richiesta dall'Agenzia delle Entrate che trattasi di atto pubblico amministrativo, è corretto? L'agenzia delle Entrate ha, però, contestato la modalità di registrazione dell'atto, specificando che, trattandosi di atto pubblico, dobbiamo procedere all'inserimento sulla piattaforma Unimod, ai sensi della Legge 221/2012 che ha modificato l'art. 11, comma 13 del Codice dei Contratti. Ma, tale norma non è applicabile ai soli contratti di appalto di lavori, servizi, forniture, disciplinati dallo stesso Codice? Perchè, nel caso delle concessioni cimiteriali si costituiscono parte persone fisiche sprovviste di firma digitale e, pertanto, è impossibile sottoscrivere il contratto digitalmente, a meno che non si firma in modalità cartacea e, poi, venga scannerizzato ed inserito. Il concessionario ha già effettuato tutti i versamenti ed applicato le marche da bollo, così come previsto dalla modalità cartacea. Come possiamo fare?

 

 

Risposta

La posizione dell’Agenzia non è assolutamente condivisibile in quanto il Codice dei contratti pubblici si applica agli appalti ed alle concessioni di lavori, forniture e servizi, mentre in questo caso si tratta di concessione di bene demaniale, ossia di un bene nemmeno commerciabile, rispetto al quale la posizione delle parti provate non è nemmeno paritaria rispetto alla PA concedente in quanto opera non iure privatorum ma nell’esercizio di pubblici poteri connessi alla gestione del proprio demanio.

 

Secondo la giurisprudenza (Cons. Stato, Sez. V, 17 luglio 2017, n. 3502)  il Codice dei contratti dlgs n. 50/2016 si applica solo alle procedure di assegnazione dei beni pubblici e nei limiti previsti dall’ente, ma non si applica in tutte gli aspetti regolativi dello stesso.

 

Del resto, il rapporto di concessione cimiteriale non è sottoposto alle regole dei contratti e delle concessioni pubbliche, ma  alla disciplina speciale prevista dai singoli regolamenti di polizia cimiteriale ed  alla disciplina contenuta nel D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285.

 

 

Dott. Eugenio De Carlo 01/10/2018

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