Consiglio di Stato, Sezione V – Sentenza 5 settembre 2018, n. 5198
Servizi Comunali GareMASSIMA
Secondo il costante indirizzo giurisprudenziale, il bando di gara o di concorso, normalmente impugnabili con l’atto applicativo, conclusivo del procedimento concorsuale, devono tuttavia essere considerati immediatamente impugnabili allorchè contengano clausole impeditive dell’ammissione dell’interessato alla selezione, con la conseguenza che la partecipazione alla gara e la presentazione della domanda non costituiscono acquiescenza e non impediscono la proposizione dell’eventuale gravame. La soluzione si fonda su consolidati principi processuali in ordine all’interesse al ricorso, tali per cui può postularsi un onere di immediata impugnazione laddove sia ravvisabile una lesione concreta ed attuale della situazione soggettiva dell’interessato; questa evenienza sussiste ad esempio allorchè la lex specialis contenga clausole escludenti riguardanti cioè prescrizioni dirette a precludere la partecipazione dell’interessato alla procedura concorsuale, ovvero contempli requisiti soggettivi degli aspiranti od anche oneri assolutamente incomprensibili o manifestamente sproporzionati ai caratteri della gara.
Conferenza Unificata – Report seduta ordinaria del 29 maggio 2025
Corte Costituzionale – Sentenza 29 aprile 2025, n. 62 e comunicato stampa
Ministro per la Pubblica Amministrazione – 19 maggio 2025
TAR Lazio, Roma, Sezione IV-ter - Sentenza 14 aprile 2025, n. 7218
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